Messina, 3 giugno 1898: dopo una lunga malattia tifica, P. riesce a rispondere alla lettera affettuosa dell'amico d'infanzia Renier, perso di vista per molti anni, ora ritrovato grazie a Cian. Riflessione sul motivo che lo induce a fare poesia.
[Messina?], 29 aprile 1899: chiede al R. se gli possa far pervenire altri due o tre estratti dal «Giornale storico della letteratura italiana» che l'amico dirigeva, con la lusinghiera recensione del Fraccaroli alla sua Minerva oscura.
Castelvecchio di Barga, 21 aprile 1904: propone al R. una lunga nota dantesca in forma di lettera indirizzata al Flamini, con qualche vena polemica, da pubblicare sul «Giornale storico della letteratura italiana». Riceverà dal Muglia, l'editore messinese degli scritti danteschi di P., una copia della Prolusione al Paradiso.