Xilografia in 2 blocchi. Di questo lungo fregio si conoscono solo due esemplari completi, uno conservato al British Museum (ALU.0199.1), l'altro al Museo Diocesano di Trento (ALU.0199.2), e solamente tirature tarde, dove compare il nome del Vieceri, stampatore veneziano che aveva bottega sul ponte di Rialto: nella seconda metà del XVII secolo venne in possesso di vari legni cinquecenteschi e li ristampò aggiungendo il proprio nome (Muraro Rosand 1976, p.95).
Sono giustapposti due episodi neo-testamentari, l’Adorazione dei Magi (sulla sinistra) e la Strage degli Innocenti (sulla destra) al cospetto di Erode (al centro): il re è seduto su un trono dalla struttura circolare che porta l’iscrizione R. RODII. Gli episodi sono separati da un esile alberello mentre la continuità visiva della scena è data da un edificio in mattoni che scorre in secondo piano dal centro su tutti e tre i legni della composizione.
Muraro e Rosand (cit., pp.91-92) suggerivano di non legare la xilografia a un contesto veneziano quanto piuttosto ferrarese. La proposta è da accogliere e anzi forse è possibile focalizzarla ulteriormente confrontando il foglio dell’Adorazione dei Magi con alcune opere dal medesimo soggetto realizzate a Bologna nella seconda metà del terzo decennio. Ci si riferisce alla xilografia di Francesco Denanto su disegno di Girolamo da Treviso per le storie della Vita di Cristo (ALU.0291.1) e al dipinto di Girolamo conservato al Museo Luigi Bailo di Treviso. Si ricorda che Girolamo si era già confrontato con la produzione xilografica nella prima opera del suo catalogo, Susanna e i Vecchioni (ALU.0182). Dietro tutte queste Adorazioni c'è il cartone che Baldasarre Peruzzi dipinse a Bologna nel 1522-23 (ora al British Museum), che impressionò moltissimo gli artisti gravitanti a Bologna e in Emilia e che venne infinitamente citato.
Per l'elenco degli esemplari noti, si veda ALU.0199.1.