Xilografia in unico blocco. In basso, entro il cartiglio, vi è l’iscrizione ‘DOMINICVS/ CAMPAGNOLA’.
Esistono due stati questa stampa: il primo, recante entro il cartiglio l’iscrizione ‘DOMINICVS/ CAMPAGNOLA / 1517’ (ALU.0251.1), e il secondo, oggetto della presente scheda, riconoscibile per l’assenza della data nell’iscrizione.
Dal punto di vista del segno grafico e dello stile, la xilografia combina quanto Campagnola aveva acquisito nella bottega di Tiziano alla personale cifra rude e alla forte espressività quasi tedesca che caratterizza i suoi legni. La roccia raffigurata sullo sfondo della scena è una citazione dalla xilografia con la Sommersione dell’esercito del Faraone nel Mar Rosso di Tiziano (ALU.0180.1); inoltre secondo Muraro e Rosand “i tratti incrociati a creare l’effetto di un mosaico, la varietà delle orme e delle strutture, il valore del segno intagliato, sono evidentemente ispirati dall’inventiva grafica di Tiziano” (Muraro e Rosand 1976, p.96, n. 21). Per Lüdemann (Lüdemann 2016, p.51) la dipendenza di questa stampa dalla Sommersione del Faraone attesta la presenza di Domenico nella bottega di Tiziano intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento e porta lo studioso a ipotizzare la sua partecipazione all’impresa del Trionfo di Cristo (ALU.0170.1).
Muraro e Rosand attribuiscono questa xilografia all’intaglio di Lucantonio degli Uberti, che ha firmato l’Adorazione dei Magi (ALU.0252.1) tratta da un disegno di Campagnola. Non si conoscono attualmente altri esemplari del secondo stato.