NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La stampa, nota in quest'unico esemplare, è, insieme all'altra analoga (ALU.0205), copia da uno dei celebri Nodi attribuiti all'invenzione di Leonardo da Vinci per una ipotetica 'Accademia' milanese negli anni Novanta del Quattrocento, una serie di sei bulini di cui si conservano esemplari a Milano (Ambrosiana), Londra (British Museum), Parigi (Louvre Rothschild e Bibliothèque nationale de France), Berlino, Wolfegg, New York, Washington. Dei bulini di Leonardo è nota anche la celebre copia realizzata su legno da Albrecht Dürer: potrebbe forse essere stata questa il tramite per la xilografia qui presentata (e il pendant citato).
Questa stampa fa parte di un gruppo di 27 incisioni e 69 disegni rinvenuti incollati al verso di 96 fogli di un codice manoscritto, detto Codice Zichy, dal quale nel 1914 vennero staccati e depositati presso il museo per conto della Metropolitan Ervin Szabó Library.
Il codice Zichy porta il nome della famiglia del primo proprietario ungherese, Jeno Zichy (1809-1848). E' un codice cartaceo composto da 199 carte (20 mancanti), di mm 292 x 204, di argomento disparato: contiene testi poetici, parti di trattati di argomento architettonico, di ingegneria e arte militare, ma anche disegni di antichità, monumenti, etc. L'autore del manoscritto è ritenuto di ambito veneto e sulla base di annotazioni all'interno del codice si può affermare la sua presenza a Venezia fino almeno al 1545 e probabilmente al 1566, data di morte di Nicolò Cortivo, nipote di Angelo cui probabilmente appartenne. La compilazione potrebbe essere infatti attribuita ad Angelo Cortivo (o Cortino) (1462-1536), ingegnere della Repubblica di Venezia, a partire dal decennio del '500 (si vedano anche i riferimenti ai lavori di livellamento del fiume Brenta del 1489). Per una descrizione, una puntualizzazione di queste informazioni coi riferimenti alle attribuzioni di materiali a Francesco di Giorgio, Angelo Cortivo (o Cortino), etc., si veda almeno Azzi Visentini 1975, Leoncini 1993, Z. Karpati in cat. exp. Budapest 2008, e la bibliografia citata.
Oltre alle due stampe copie dai Nodi leonardeschi, nel codice sono state rinvenute altre stampe, tuttora conservate nel museo di Budapest, in deposito dalla biblioteca comunale E. Szabo (si vedano le schede relative alle xilografie, a partire da ALU.0206).
Si tratta di stampe in relazione con materiali ideati per fornire modelli per decorazioni come ricami, etc. Sono state ad esempio rinvenute strette analogie tra alcuni dei bulini del codice e le xilografie che illustrano edizioni a stampa di opere come la 'Corona di racammi' di Vavassore, e altre analoghe di Zoppino, etc. (si veda lo studio di Agghazi 1949).
BIBLIOGRAFIA
Hind A.M.,
An Introduction to a History of Woodcut, London, 1935, p. 77
Aggházi M., "Des gravures de patrons d'ornement au musée des beaux-arts", in
Bulletin du musée hongrois des beaux-arts, 1949, 3, settembre 1949, pp. 17-22
Azzi Visentini M., "Riflessioni su un inedito trattato di architettura: il Codice Zichy della Biblioteca Comunale di Budapest", in
Arte Veneta, 1975, XXIX, pp. 139-145, pp. 139-145
Leoncini L.,
Il Codice detto del Mantegna. Codice Destailleur OZ 111 della Kunstbibliothek di Berlino, Roma, 1993, pp. 48-52, 59-60
, Mátyás király öröksége: Késő reneszánsz művészet Magyarországon (16-17. század) [The Heritage of King Matthias: Late Renaissance Art in Hungary (16th-17th Centuries)], Budapest, 2008, pp. 101-102 n. II-26 B: b (Z. Kárpáti)