Xilografia in tre stati.
Nel primo stato, oggetto della presente scheda, la firma dell’inventor ‘DOMINCUS CAMP’ è svolta quasi per esteso in basso a destra. Nel secondo stato, sempre nella stessa posizione, vi è solo il nome DOMINCUS (ALU.0259.2). Nel terzo stato è rimosso il disegno della nuvola (Ubicazione sconosciuta).
Al British Museum (ALU.0259.4) è conservata una controprova dove ‘la figura di san Girolamo si vede appena e i leoni sono scomparsi del tutto’ (Muraro e Rosand 1976, p.106). Forse Campagnola si è ispirato al San Girolamo con tre leoni di Tiziano (ALU.0189.1), dove parimenti la figura del santo è miniaturizzata e sovrastata dal paesaggio. Differisce sensibilmente, nelle due raffigurazioni del santo, il pathos religioso del quale è investita la figura dell’eremita: coinvolto e compreso nella sua esperienza estatica nella versione di Tiziano; quasi un semplice spettatore della scena di lotta degli animali nella stampa di Domenico.
Secondo Muraro Rosand la xilografia di Campagnola dovrebbe appartenere alla sua produzione paesaggistica degli anni Trenta, quando nelle figure esprime reminiscenze da Salviati (Landau 1983). Fra i suoi disegni, dimostrano particolari attinenze con quest’opera il Paesaggio con il drago dell’Albertina e Cristo che cammina sulle acque di Chatsworth (Landau 1983).