Xilografia in un unico blocco. Un fiume attraversa un paesaggio pedecollinare, partendo da un mulino presso un villaggio racchiuso fra due torri e giungendo in primo piano, dove lambisce un rialzo di terreno abitato da quattro putti nudi. Uno dei fanciulli gioca con un cane intento a rosicchiare qualcosa, gli altri tre sono in piedi presso un cippo parzialmente coperto da un drappo. Si tratta di una combinazione poco omogenea di elementi desunti dai paesaggi inventati da Domenico Campagnola. Muraro e Rosand quindi espungevano questa stampa dal suo catalogo e l’assegnavano a un imitatore. La xilografia è firmata sul cippo con un monogramma simile a quello utilizzato da Francesco Denanto, ma Gianvittorio Dillon (e con lui Muraro e Rosand) non ritiene che l’incisione del legno debba essere ascritta a lui. Passavant pensava che si trattasse del monogramma dello stampatore Domenico Nicolini da Sabbio. Lo stesso monogramma presente in questa xilografia compare anche nel primo stato di una Fuga in Egitto (ALU.0264): le due opere sono affini, sia per l’impaginato della composizione (la figura umana in primo piano sulla destra, il cippo a ospitare il monogramma, un castello sullo sfondo sinistro a mo’ di quinta, ecc.) sia per quanto riguarda il segno inciso. Altri esemplari: Boston, Museum of Fine Arts, Katherine Eliot Bullard Fund (https://collections.mfa.org/objects/167146/landscape-with-a-mill Muraro e Rosand 1976, Washington, n. 31); Milano, Biblioteca Ambrosiana (inv. 6991, filigrana presente ma non leggibile).
Altri esemplari sono conservati alla Kunsthalle di Brema (inv. 33072) e al Museum of Fine Arts di Boston (inv.62.689).