Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: MYSTICAL WEDDING OF ST CATHERINE OF ALESSANDRIA
titolo: Matrimonio mistico di santa Caterina

DATAZIONE

sec. XVI, secondo quarto
1535 ca. - 1540 ca.

AUTORE

STATO DELLA STAMPA

secondo stato

DATI TECNICI

xilografia; mm 330 x 460
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Di questa stampa esistono tre stati. Il primo, senza iscrizione (ALU.0271.1); il secondo, con l’iscrizione “TITIANUS VECELLIUS INVENTOR LINEAVIT”, con bordi intatti ma il legno tarlato (ALU.0271.2); il terzo, senza iscrizione, con un numero maggiore di tarli e rotture nei bordi (il presente esemplare). Alla Bibliothèque nationale de France (BC 5, f. 104) è conservata una copia xilografica di questa stampa.



Il Matrimonio mistico di Santa Caterina corrisponde a una stampa citata in una lettera a Tiziano di Domenico Lampsonio del 13 marzo 1567. Secondo Ridolfi (I, p.203), la xilografia deriva da una lunetta – perduta – dipinta da Tiziano a chiaroscuro sopra la tomba di Luigi Trevisano in San Giovanni e Paolo. Dalla descrizione di Mariette del dipinto perduto, deduciamo che presentava alcune varianti rispetto alla xilografia: erano raffigurati due frati domenicani, eliminati nella stampa, dove sono stati aggiunti due angeli e san Giuseppe. Zarnowski ha segnalato possibili relazioni fra questa stampa con opere di Raffaello e soprattutto con una lunetta di Giulio Romano a Palazzo Te. L’esecuzione è stilisticamente discontinua. Alcune parti, in particolare quelle periferiche, che non erano presenti nel dipinto di Tiziano – gli angeli, il san Giuseppe – sono intagliate con grande maestria. La parte centrale è statica e in alcuni particolari – come le mani dei personaggi – rozza. Appunto a causa di queste differenze interne, che non sono solo qualitative ma anche stilistiche, non si deve probabilmente dar credito all’iscrizione nel secondo stato secondo la quale Tiziano sarebbe il responsabile del disegno dell’opera. Probabilmente l’incisore, forse Nicolò Boldrini, fece un montaggio di diversi disegni di Tiziano.



Un altro esemplare è conservato a Roma, Istituto Centrale per la Grafica, FN 40384


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

ente proprietario: Budapest, Museum of Fine Arts - Szépművészeti Múzeum ©
note: Creative Commons

ente proprietario: Boston, Museum of Fine Arts ©
note: Creative Commons

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Passavant J.D., Le peintre-graveur: contenant l'Histoire de la gravure sur bois, sur métal et au burin jusque vers la fin du XVI siècle [...], Paris, 1860-1864, VI, p. 235, n. 61 
http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/passavant1860ga
Baseggio G., Intorno tre celebri intagliatori in legno vicentini, Bassano, 1844, p. 31, n. 8
Tietze H./ Tietze-Conrat E., "Titian's Woodcuts", in Print Collector's Quarterly, 1938, p.353, n. 12
Tietze H./ Tietze-Conrat E., "Tizian-Graphik, ein Beitrag zur Geschichte von Tizians Erfindungen", in Die graphischen Kunste, 1938, p.71
Dreyer P., Tizian und sein Kreis, 50 venezianische Holzschnitte aus dem Berliner Kupferstichkabinett, Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz, Berlin, 1971, n. 11
Muraro M./ Rosand D., Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, Vicenza, 1976, pp. 112-113, n. 47

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2017
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0271.3, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/13286/stampa-13286.html, ISBN 978-88-96445-24-2

AGGIORNAMENTO

Battagliotti L., 2023
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