OBJECT
definition: stampa
SUBJECT
: VIRGIN ANNUNCIATE, also Annunciation of the Angel
title: Annunciazione
ACQUISITION
type of acquisition: donazione
Paris, 1935
PROVENANCE
data ingresso: 1895
data uscita: 1935
data uscita: 1895 (vendita Stuttgart, 10 maggio 1895, lot 221)
DATE
sec. XV, fine
1490 ca. - 1500 ca.
AUTHOR
-
Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale:
ambito lombardo-veneto (inventore/ incisore)
TECHNICAL DATA
medium material: carta
watermark: presente: testa di bue con asta e fiore
CONSERVATION
buono
specific instructions: alcune macchie rossicce (foxing?); piccoli fori
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
RESTORATIONS
INSCRIPTIONS
type of material: sacra
language of the material: latino
writing technique: a stampa
fonts: lettere capitali
transcription: ANGELVS GABRIEL A DEO IN CIVITATEM GALLIELEE CVI NOMEN HAZARET AD // VIRIGINEM DESPONSATAM VIRO CVI NOME ERAT IOSEPH DE // DOMO DAVID ET NOMEN VIRGINIS MARIA INGRESSVS ANGEL' AD EAM AVE GRATIA PLENA DNS TECUM
type of material: didascalica
writing technique: a stampa
fonts: lettere capitali
transcription: ANNUNCIATA FRATRVM CARMELITARVM CONVENTVS B'GOMI
STEMMI, MARCHI
HISTORICAL INFORMATION
La stampa mostra una scena di Annunciazione inserita in una struttura architettonica elaborata ma non del tutto accurata dal punto di vista prospettico (si vedano le bifore visibili sopra l'arcata).
L'iscrizione che corre lungo i tre lati è desunta dal Vangelo di Luca, I, 26-28.
Le parole nel margine inferiore dichiarano il rapporto con la chiesa di Santa Maria Annunciata a Bergamo, in città alta. Originariamente appartenente all'ordine degli Umiliati, nel 1450 passò ai Carmelitani della congregazione di Mantova, che l'ampliarono e nel 1489 la dedicarono a Santa Maria Annunciata. Da fine Settecento, in seguito alla soppressione nel 1797 della vicina chiesa parrocchiale di Sant'Agata dell'Ordine Teatino, la chiesa di Santa Maria Annunciata assunse il nuovo nome di Sant'Agata nel Carmine.
La stampa è inclusa da Schreiber nel suo censimento.
Heitz (1935) propone una datazione tra 1475-1490, e pensa che il foglio - quello qui schedato - sia forse passato dalla collezione Angiolini al British Museum. Hind (1935) menziona invece sia questo foglio nella collezione Rothschild, sia l'unico altro esemplare noto, conservato a Oxford (ALU.0243.2), pubblicato anche da Dogdson (1938). In TIB non è indicata la localizzazione del foglio.
Il foglio presenta tracce di coloritura rosata.
Secondo Heitz si tratterebbe di una 'Reiberdruck'.
PHOTOGRAPHS
type of material: scansione da libro
BIBLIOGRAPHY
Field R.S.,
The Illustrated Bartsch 161-166 (Supplement). German single leaf woodcuts before 1500: Anonymous artists, New York, 1987-2008,
v. 161,p. 53, 029-1
BIBLIOGRAPHY
Heitz P., "Italienische Einblättdrucke in den Sammlungen Berlin, Braunschweig, Cambridge (Mass.), Cortona, Innsbruck, London, Maihingen, New-York, Tamsweg, Wien, ...",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1935, p. 84
Hind A.M.,
An Introduction to a History of Woodcut, London, 1935, p. 428
Dodgson C., "Rare Woodcuts in the Ashmolean Museum-VII", in
The Burlington Magazine for Connoisseurs, 1938, 73, No. 424 (Jul., 1938), pp. 4-5, 7-9, 12-14, 17, p. 8
Jean-Richard P.,
Les incunables de la Collection Edmond de Rothschild, Paris, 1974, p. 8 n. 1
ENTRY'S AUTHOR
Aldovini L., 2017
Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0243.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/13428/stampa-13428.html