OGGETTO
definizione: stampa inserita in volume
SOGGETTO
identificazione: MADONNA CON BAMBINO IN TRONO CON SAN LEONARDO E SANTO STEFANO
titolo parallelo: MADONNA AND CHILD ON A THRONE WITH ST LEONARD AND ST STEPHEN
titolo: Madonna delle carceri
PROVENIENZA
DATAZIONE
sec. XV, fine
1490 ca. - 1500 ca.
AUTORE
ambito culturale:
ambito centro-italiano (inventore/ incisore)
DATI TECNICI
xilografia;
mm 102 x 138 ca.
materia del supporto: carta
filigrana: non rilevabile (incollata)
STATO DI CONSERVAZIONE
discreto
indicazioni specifiche: lacune, abrasioni, buchi, macchie (?)
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
RESTAURI
ISCRIZIONI
STEMMI, MARCHI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La stampa è stata rinvenuta incollata su una pergamena riutilizzata per foderare un codice manoscritto contenente il testo di Giuliano di Francesco Guizzelmi con la 'Historia della Apparitione et Miracoli di Madonna Sancta Maria del Carcere di Prato', datato 1505 e conservato nella Biblioteca Roncioniana.
L'immagine è in diretta correlazione con un dipinto databile intorno alla metà del Trecento, conservato nella chiesa omonima, Santa Maria delle Carceri a Prato, edificata per volere di Lorenzo de Medici su progetto di Giuliano da Sangallo a partire dal 1485, sui resti di un'antica prigione. L'affresco trecentesco doveva essere stato realizzato sulla parete di questa antica costruzione, abbandonata verso il 1470, ma oggetto di un miracolo nel 1484: un bambino, Jacopino Belcari, dalle inferriate del carcere avrebbe visto l'immagine della Vergine che dall'affresco si faceva viva, così come anche i santi che le stavano accanto. Il miracolo si ripetè più volte e il luogo di espiazione delle colpe divenne dunque luogo di fede e di speranza.
La composizione mostra i santi Leonardo, a sinistra con i ceppi dei carcerati (di cui è patrono), e Stefano, uno dei patroni della città di Prato, a destra.
Secondo Robert Maniura, che per primo pubblica l'opera, la xilografia doveva costituire una sorta di 'santino' da distribuire ai pellegrini, ed è menzionata anche nei testi dei 'miracoli' raccolti nel manoscritto di Guizzelmi precedentemente citato.
L'immagine è in diretta correlazione con un dipinto databile intorno alla metà del Trecento, conservato nella chiesa omonima, Santa Maria delle Carceri a Prato, edificata per volere di Lorenzo de Medici su progetto di Giuliano da Sangallo a partire dal 1485, sui resti di un'antica prigione. L'affresco trecentesco doveva essere stato realizzato sulla parete di questa antica costruzione, abbandonata verso il 1470, ma oggetto di un miracolo nel 1484: un bambino, Jacopino Belcari, dalle inferriate del carcere avrebbe visto l'immagine della Vergine che dall'affresco si faceva viva, così come anche i santi che le stavano accanto. Il miracolo si ripetè più volte e il luogo di espiazione delle colpe divenne dunque luogo di fede e di speranza.
La composizione mostra i santi Leonardo, a sinistra con i ceppi dei carcerati (di cui è patrono), e Stefano, uno dei patroni della città di Prato, a destra.
Secondo Robert Maniura, che per primo pubblica l'opera, la xilografia doveva costituire una sorta di 'santino' da distribuire ai pellegrini, ed è menzionata anche nei testi dei 'miracoli' raccolti nel manoscritto di Guizzelmi precedentemente citato.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: scansione da libro
tipologia: scansione da libro
REPERTORI
BIBLIOGRAFIA
Maniura R., "The Images and miracles of Santa Maria delle Carceri", The Miraculous Image. In the Late Middle Ages and Renaissance, Roma, 2004, pp. 81-95, pp. 82-95
MOSTRE/ESPOSIZIONI
AUTORE DELLA SCHEDA
Aldovini L., 2017
Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0245, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/13785/stampa-inserita-volume-13785.html, ISBN 978-88-96445-24-2
