OGGETTO
definizione: stampa inserita in volume
SOGGETTO
identificazione: RITRATTO DI SOLIMANO IL MAGNIFICO
titolo parallelo: PORTRAIT OF SULIMAN THE MAGNIFICENT
titolo: Ritratto di Solimano il Magnifico
PROVENIENZA
DATAZIONE
sec. XVI, primo quarto
1525 ante
AUTORE
ambito culturale:
ambito lombardo-veneto (inventore)
ambito lombardo-veneto (incisore)
ambito lombardo-veneto (incisore)
STATO DI CONSERVAZIONE
discreto
indicazioni specifiche: Varie lacune lungo i bordi, macchie di umidità
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
RESTAURI
ISCRIZIONI
tipologia: di titolazione
lingua: arabo
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in alto
trascrizione: In arabo non trascritta
tipologia: di titolazione
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali romane
posizione: in basso, sotto l'immagine
trascrizione: SVLEYMAN IMPERATOR TUR
STEMMI, MARCHI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Il giovane Sultano, ancora senza barba e con un rado baffetto, è rivolto a sinistra: in alto il nome in caratteri arabi e in basso, in latino, l'iscrizione SVLEYMAN IMPERATOR TUR. Il Sultano indossa il turbante, un soprabito, forse un mantello di astrakan, con il bavero rivoltato, e sotto una veste con disegno floreale.
La xilografia è incollata nel nono volume delle Historiae senenses di Sigismondo Tizio, il codice vaticano che riporta eventi dal 1520 al 1525, data che possiamo considerare termine ante quem per l'esecuzione della xilografia.
Lamberto Donati ritiene che questa xilografia abbia ispirato vari ritratti del sultano eseguiti su diversi supporti: dipinti, medaglie, incisioni ecc.. Forse anche uno dei tre ritratti che, secondo le fonti, avrebbe dipinto Tiziano. Il cadorino potrebbe essere stato anche coinvolto nell'esecuzione del ritratto xilografico di Solimano (ALU.0275) dove è esibito il monumentale e preziosissimo elmo opera di un consorzio di gioiellieri veneziani del quale ci ha tramandato la storia Sanudo.
Nello stesso volume sono inserite o incollate altre tre xilografie: l'assedio di Rodi (ALU.278.1), il Monstrum Saxoniae (ALU.0825) e il ritratto del doge Andrea Gritti (ALU.0826).
La xilografia è incollata nel nono volume delle Historiae senenses di Sigismondo Tizio, il codice vaticano che riporta eventi dal 1520 al 1525, data che possiamo considerare termine ante quem per l'esecuzione della xilografia.
Lamberto Donati ritiene che questa xilografia abbia ispirato vari ritratti del sultano eseguiti su diversi supporti: dipinti, medaglie, incisioni ecc.. Forse anche uno dei tre ritratti che, secondo le fonti, avrebbe dipinto Tiziano. Il cadorino potrebbe essere stato anche coinvolto nell'esecuzione del ritratto xilografico di Solimano (ALU.0275) dove è esibito il monumentale e preziosissimo elmo opera di un consorzio di gioiellieri veneziani del quale ci ha tramandato la storia Sanudo.
Nello stesso volume sono inserite o incollate altre tre xilografie: l'assedio di Rodi (ALU.278.1), il Monstrum Saxoniae (ALU.0825) e il ritratto del doge Andrea Gritti (ALU.0826).
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
REPERTORI
BIBLIOGRAFIA
Donati L., "Due immagini ignote di Solimano I", Studi orientalistici in onore di Giorgio Levi Della Vida, 1956, pp. 219-233
MOSTRE/ESPOSIZIONI
AUTORE DELLA SCHEDA
Urbini S., 2017
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0277, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/13887/stampa-inserita-volume-13887.html, ISBN 978-88-96445-24-2
