STEMMI, MARCHI
type of material:
timbro a inchiostro, di collezione
identification: non identificato (Lugt 2798)
position: in basso al centro
description: leone di profilo verso sinistra, in oro
non identificato (Lugt 2798)
HISTORICAL INFORMATION
La stampa, descritta da Hind (1935) come conservata nella collezione Rayner Wood, è passata in vendita nel 1958 presso Christie's.
Dal punto di vista stilistico, Hind avvicinava la xilografia, realizzata a semplici contorni, al gruppo di stampe primitive appartenute a Jacopo Rubieri da Parma e oggi conservate a Ravenna, Biblioteca Classense. Secondo il catalogo di vendita, Skippe la attribuiva addirittura a scuola di Cimabue (si veda infra per l'iscrizione sul foglio che accompagna il montaggio).
Sia Hind che il catalogo del 1958 segnalavano come la coloritura piuttosto pesante facesse dubitare trattarsi di una stampa.
L'opera si trova in effetti in uno stato di conservazione - ritagliata e strappata in diverse parti, ricomposta sul supporto - che rende difficile una valutazione precisa.
L'iconografia del Santo di profilo è abbastanza diffusa ed è probabilmente da far risalire al dipinto col San Bernardino di Andrea Mantegna conservato a Bergamo, Accademia Carrara, inv. 58AC00046
(https://www.lacarrara.it/catalogo/58ac00046/).
Esistono però diverse repliche o varianti molto simili: il dipinto attribuito a Schiavone o Squarcione conservato a Milano, Poldi Pezzoli, inv. 1593 (http://www.museopoldipezzoli.it/#!/it/scopri/collezioni/554); quello attribuito a Jacopo Bellini o Squarcione conservato a Cremona, Ala Ponzone, inv. 84 (cm 19,2x15,6); un altro a Cremona, Ala Ponzone, inv. 39; la medaglia di Antonio Marescotti, un esemplare oggi a Washington, NGA; si veda anche il disegno del Quaderno de la fabrica de misser san Bernardino a le fornace de Verona, Verona, Biblioteca Civica.
Un foglio che faceva parte probabilmente del montaggio originale, o che comunque è stato conservato insieme all'opera, porta un'iscrizione a penna e inchiostro bruno:
"Giovanni Cimabue, was born at Florence An. 1240 he is / said to be the first who revived the art of Painting in Italy, he / he was a Disciple of some Greek painters who came to Florence / to repair theMosaic works in that City, he was the first who / Attempted to give force and roundness to his figures by the help / of light and shade. He Painted after the Greek manner upon a Gold / ground, and added words and Mottos to his Fig.: he died at Florence Ann.:1300". Più sotto, a matita: "S. Colvin. Very primitive woodcut St. Bernardino of Siena. Very rare. Coloured".
BIBLIOGRAPHY
Hind A.M.,
An Introduction to a History of Woodcut, London, 1935, p. 426 nota 1
, The well-known collection of old master drawings, principally of the Italian school formed in the 18th century by John Skippe, now the property of Edward Holland Martin, London, 1958, 20-21 novembre, p. 216 n. 310