HISTORICAL INFORMATION
La composizione è intagliata su un lato della matrice che porta dall'altra parte un'altra composizione (cfr. ALU.0312-M).
Il blocco appartiene alla celebre raccolta di legni appartenuti alla famiglia modenese dei Soliani, stampatori ed editori modenesi attivi fin dal 1622, presso i quali si stampavano numerose xilografie di carattere popolare e devozionale, da legni acquistati a Venezia, Ferrara o Milano, spesso di produzione antica, e per l'occasione ripubblicati magari rilavorati. Queste matrici ebbero tirature moderne nel 1828 e 1864, di cui esistono i relativi cataloghi. I legni Soliani furono poi acquistati dal ‘cartolaio' milanese Pietro Barelli nel 1864: egli a volte intervenne sui legni inserendo monogrammi falsi o con altri tipi di manipolazioni. Nel 1887 le matrici tornarono a Modena ed entrarono a far parte del patrimonio della Galleria Estense in seguito all'acquisto promosso da Adolfo Venturi, allora funzionario ministeriale. Oltre ai legni Soliani, giunsero circa 160 matrici in più di proprietà Barelli (Venturi 1885; Goldoni in I legni incisi della Galleria Estense, 1986, pp. 11-29; Milano in I legni incisi della galleria Estense, 1986, pp. 31-33; Mozzo in Le matrici della Galleria Estense, 2017, pp. 222-257).
Le raffigurazioni intagliate su questo legno appartengono alla tipologia di stampe 'popolari': animali travestiti e/o intenti in attività 'umane', accompagnate da motti scherzosi, sono dagli studiosi inserite nell'ambito delle immagini di mondo alla rovescia, satira contro i pellegrini e proverbi animaleschi.
Nel caso della figura qui schedata, la volpe è travestita da pellegrino, in tutti i dettagli, segno della volontà di precisa identificazione con una tradizione che vedeva i pellegrini in accezione negativa, come 'razziatori vagabondi' (cfr. Milano in Legni incisi 1986, p. 184 sotto n. 228).
Dal punto di vista tecnico e stilistico, come sottolinea M.L. Piazzi (2017), la lavorazione sfrutta le potenzialità del legno senza limitarsi a definire linee di contorno.
La fortuna iconografica del soggetto è attestata dalla ripresa della stessa immagine, pur con varianti come la mancanza del cane e di una gallina, in un altro legno, più tardo, di provenienza Barelli (Modena, Gallerie Estensi, inv. 4613, ex I.V.213, citato da A. Milano sempre nella scheda 228, p. 184). Si veda:
http://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/ricerca-nel-database-museale/id/46577
PHOTOGRAPHS
type of material: fotografia digitale
ente proprietario: Modena, Gallerie Estensi ©
notes: Creative Commons
BIBLIOGRAPHY
Toschi P.,
Stampe popolari italiane: dal XV al XX secolo, Milano, 1965, p. 178, p. 257 n. 123
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 183-184 n. 228 (A. Milano), tav. 124 fig. 228
, I legni incisi della Galleria Estense a Milano nel 50 anniversario della morte di Achille Bertarelli (1938-1988), Milano, 1988, p. 79