OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

identificazione: COMPIANTO SUL CRISTO MORTO
titolo parallelo: LAMENTATION OVER THE DEAD CHRIST

LOCALIZZAZIONE

Berlino, Staatliche Museen, Kupferstichkabinett
inv. 137.1927

PROVENIENZA

data uscita: 1927

DATAZIONE

sec. XVI, primo quarto
1520 post - 1525 ca.

AUTORE

DATI TECNICI

xilografia; mm 210 x 301
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

discreto
indicazioni specifiche: lacune; integrazioni a penna; solchi trasversali e verticali incidono il foglio nella parte centrale.

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

tipologia: monogramma, dell'incisore
identificazione: Marcantonio Raimondi?
descrizione: M dentro una tavoletta appoggiata a terra M bianca in chiaroscuro
Marcantonio Raimondi?

vedi scheda stemma

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La xilografia è stata rintracciata e attribuita ad Amico Aspertini da Marzia Faietti (1995 e 2001).
Cristo adagiato nel sudario, al centro della composizione, è sorretto da tre donne: una in piedi gli sostiene le spalle, una accovacciata le braccia e la terza i piedi. Altre donne, in secondo piano, sorreggono la Madonna svenuta, che ha il volto ribaltato all'indietro. Alcuni uomini avvolti in ampi panneggi fanno da quinte alla scena. In fondo, il sepolcro scoperto sul quale si affacciano due increduli personaggi.
Marzia Faietti ha scritto: “Lo studio che Amico consegnò all'intagliatore doveva essere tracciato a penna e inchiostro con linee parallele e incrociate, vigorose e rapide…il cui tratto richiama per analogia la tecnica xilografica nella quale Amico fu indirettamente coinvolto” (Faietti 2001, p.168).
Questa composizione di Aspertini dovrebbe appartenere alla metà degli anni Venti del Cinquecento, all'altezza del disegno conservato all'Herzog Anton Ulrich-Museum di Braunschweig con La Madonna il Bambino, sant'Elisabetta e san Giovannino. Questo disegno è importante anche per un'altra xilografia di Aspertini, la Natività – anch'essa alla presenza di sant'Elisabetta e san Giovannino- conservata alla Kunsthalle di Brema (ALU.0358, Urbini 2018). In quel decennio Amico è più volte coinvolto in produzioni xilografiche sia destinate all'illustrazione libraria che a stampe su fogli sciolti. Rimane aperta la questione che riguarda il ruolo dell'artista in queste produzioni. Sicuramente intagliatori professionisti tradussero nel legno le sue invenzioni: è il caso di Francesco Denanto il quale firmò il legno -che eccezionalmente ancora possediamo-, con la Predica del Battista (ALU.0294-M). Nell'angolo in basso a destra (di chi guarda) la xilografia di Berlino oggetto di questa scheda presenta una tavoletta in scorcio sulla quale è intagliata la lettera M. Marzia Faietti ha ipotizzato che si tratti della firma di Marcantonio Raimondi, ritornato a Bologna dopo il Sacco di Roma. Altre volte potrebbe essersi cimentato lo stesso Aspertini nell'intaglio delle matrici (ALU.0293-M, ALU.0358).

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
autore: Laura Aldovini/ Silvia Urbini
ente proprietario: Berlin, Kupferstichkabinett ©

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Faietti, M., "Amico invenit. Marcantonio sculpsit? Il Compianto sul Cristo morto di Berlino.", Scritti di storia dell'arte in onore di Sylvie Béguin, 2001, pp.167-178, pp. 168-178
Urbini S., "A Newly Identified Woodcut by Amico Aspertini", in Print Quarterly, Dorchester, Dorset, 2018, pp. 183-188, pp. 183-188

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S.
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0357, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/17457/stampa-17457.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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