NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Ritratto del profilo rivolto a sinistra di un uomo, caratterizzato somaticamente da un naso pronunciato e da un lieve prognatismo della mandibola inferiore. Il personaggio, fra i trenta e i quarant'anni, è imberbe, ha i capelli lunghi e il capo coperto da una berretta. Indossa una semplice giacca chiusa -sembra- da un fila di bottoni. Dal colletto spunta il bordo della camicia.
Il ritratto è eseguito in bianco su uno sfondo nero e, se guardiamo ai segni evanescenti che delineano i capelli e l'ombreggiatura del volto, che spiccano sul fondo, nel complesso l'esecuzione vuole dare l'illusione di un disegno acquarellato. Questa xilografia fu definita un 'esperimento', quasi l'antenata di un chiaroscuro, sebbene solo nella volontà e non nella tecnica, assolutamente diversa: "...lowering the more prominent parts, scraping and roughening others, so as to soften the impression of the ink upon paper, and make it seems like a washing in half-tints." (Lippmann, 1888, p. 173). Questo procedimento dovette essere abbandonato perché utilizzabile solo per poche impressioni. Lippmann riferisce che un'analisi molto accurata del foglio stabilì che si tratta certamente di una xilografia - "reiberdruck", come specificherà poi Heitz- e non di un disegno.
Il contorno della testa e i profili interni, visto l'effetto di grande naturalezza, dovettero forse essere tracciati direttamente sulla matrice da un artista di vaglia, che Lippmann credeva lombardo e per il quale avanzò il nome di Andrea Solario, ritenuto l'autore anche del Cristo Portacroce e dell'Ecce Homo (ALU.0001.1;ALU.0004-M).
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
autore: Laura Aldovini/ Silvia Urbini
ente proprietario: Berlin, Kupferstichkabinett ©