SOGGETTO
titolo parallelo: MADONNA AND CHILD ON A THRONE WITH ST URSULA, ST MARK, ST PETER, ST CATHERINE AND PRESENTATION AT THE TEMPLE
titolo: Madonna con il Bambino e quattro santi, e Presentazione al Tempio
ACQUISIZIONE NELLA RACCOLTA
tipo acquisizione: acquisto
Milano, 1887
PROVENIENZA
data ingresso: 1864 (post)
data uscita: 1887
DATAZIONE
secc. XV/ XVI, fine/inizio
1490 ca. - 1510 ca.
AUTORE
-
Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale:
ambito veneziano (incisore)
ambito veneziano (inventore)
STATO DELLA STAMPA
secondo stato su due : aggiunta di tassello con monogramma, eliminazione dell'iscrizione in basso
DATI TECNICI
xilografia;
mm 286 x 177, 26 (spessore matrice) ca.,
materia del supporto: legno
STATO DI CONSERVAZIONE
discreto
indicazioni specifiche: fratture e lacune
MODALITÀ DI CONSERVAZIONE
RESTAURI
ISCRIZIONI
tipologia: di titolazione
tecnica di scrittura: intagliata
tipo di caratteri: lettere capitali
trascrizione: PVRIFICATIO [in controparte]
tipologia: indicazione di responsabilità
tecnica di scrittura: intagliata
trascrizione: AM [in controparte]
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: intagliata
trascrizione: S. / VRSO / LA // S. MAR / CO // S. PIERO // S. / CATA / RINA [in controparte]
tipologia: celebrativa
tecnica di scrittura: intagliata
trascrizione: VBI CARITAS EST ET AMORI IBI DEVS EST [in controparte]
STEMMI, MARCHI
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La matrice presenta una composizione centrale con la Madonna col Bambino in trono, affiancata da quattro santi (Sant'Orsola, San Marco, San Pietro e Santa Caterina), e, nella parte inferiore, la scena della presentazione al tempio (e della Purificazione della Vergine, come si evince dalle due tortore portate nel cesto da Giuseppe, e dalla candela portata dalla Madonna). Il tutto è inquadrato da una cornice architettonica che vede un timpano semicircolare con Dio Padre e cherubini, e i quattro evangelisti agli angoli.
Il legno è stato descritto da Schreiber che lo accostava ad una impressione conservata a Brema (Kunsthalle, inv. 32609; ALU.0331.1), ma dallo studioso ritenuta proveniente da un'altra matrice. In realtà quella di Brema è una tiratura anteriore alla modifica del legno operata da Pietro Barelli, il quale, entrato in possesso della matrice, aggiunse - come per altri legni anche di provenienza Soliani, dove poi si riversarono in blocco nel 1887 - il monogramma AM (visibile sul pavimento al centro, forse per imitare quello di Andrea Meldolla) ed eliminò l'iscrizione in basso "SCOLA. DELA. MADONNA.DELLE. GRAZIE / SOTO. CONFESSIONE . A.S. MARCO".
Donati ipotizzò che il legno fosse destinato all'illustrazione di un libro liturgico veneziano degli inizi del Cinquecento, indicando, tra le altre analogie, un Pontificale stampato da Lucantonio Giunta, etc. Anche nell'inventario manoscritto di Segelken, il collezionista da cui proviene l'esemplare di Brema, indica un'attribuzione a Lucantonio Giunta (si veda Melzer 2016).
Secondo Maria Goldoni (I legni incisi della Galleria Estense 1986, scheda 21, pp. 76-77) la stampa recherebbe l'immagine di una Madonna miracolosa giunta a Venezia e posta nella chiesa di Santa Maria delle Grazie nell'isola di Cavana. Ma come viene ribadito anche da Francesca Nodari, l'iscrizione cancellata da Barelli faceva riferimento ad una Scuola sotto confessione a San Marco che, secondo le fonti, fondata nel 1221, si riunì nella cripta di San Marco fino a poco prima del 1580, quando l'ambiente venne sommerso dall'acqua. Lì si trovava anche un'arca marmorea del 1494 raffigurante la Madonna col Bambino in trono tra i santi Orsola, Marco, Pietro e Caterina (cfr. fig. in Nodari in Achille Bertarelli a Trieste 2000, p. 113).
Maria Goldoni avanza come confronto il foglio volante veneziano raffigurante una Crocifissione, conservato a Berlino e proveniente da Bassano (Schreiber 948; ALU.0320), simile per l'integrazione di testo e immagine destinati alla meditazione, nonché per simile uso di elementi architettonici.
Questa matrice non fa parte del nucleo di circa 2500 legni appartenuti alla famiglia modenese di stampatori/editori Soliani, fondo acquistato nel 1864 dal ‘cartolaio' milanese Pietro Barelli, ma è stata acquisita da Barelli in un altro momento e non ne è nota la localizzazione precedente. Fa parte di un gruppo di circa 160 matrici mai appartenute ai Soliani (tra cui ALU.0054-M, ALU.0405-M, ALU.0411-M), e arriva a Modena nel 1887, quando Venturi compera dal figlio di Pietro, Napoleone Barelli, il fondo Soliani per destinarlo finalmente alle collezioni Estensi.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Modena, Gallerie Estensi ©
note: Creative Commons
REPERTORI
BIBLIOGRAFIA
Heitz P., "Italienische Einblättdrucke in den Sammlungen Bremen, Düsseldorf, Hamburg, London, Modena",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1933, n. 27
Donati L., "Stampe del XV secolo della Città del Vaticano, Biblioteca di Roma, R. Calcografia e R. Archivio di Stato di Modena, R. Pinacoteca e Museo Civico",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1936, p. 6
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 76-77 n. 21 (M. Goldoni), tav. 15 fig. 21
Field R.S.,
The Illustrated Bartsch 161-166 (Supplement). German single leaf woodcuts before 1500: Anonymous artists, New York, 1987-2008, v. 164, n. 1165
, Achille Bertarelli e Trieste. Catalogo delle stampe donate alla Biblioteca Civica Attilio Hortis, Milano, 2000, pp. 112-113 n. 9, p. 113
Goldoni M., "Alle origini del nucleo Bertarelliano di Trieste: i legni modenesi e la loro sopravvivenza",
Achille Bertarelli e Trieste. Catalogo delle stampe donate alla Biblioteca Civica Attilio Hortis, Trieste, 2000, pp. 43-78, p. 46
MOSTRE/ESPOSIZIONI
AUTORE DELLA SCHEDA
Aldovini L., 2018
Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0331-M, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/19059/matrice-19059.html