ISCRIZIONI
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: in alto in cima alla croce
trascrizione: INR(I)
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: in alto a sinistra entro un cartiglio
trascrizione: CONSVMATVM/ EST
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a sinistra entro un cartiglio
trascrizione: MVLIER ECCE FILIVS TVVS/ DEINDE DICIT DISCIPVLO/ ECCE MATER TVA
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a sinistra entro un cartiglio
trascrizione: PATER IN MANO TVAS/ COMMENDO SPIRITVM/ MEVM
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: in alto a destra entro un cartiglio
trascrizione: HODI MECVM ERIS/ IN PARADISO
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a destra entro un cartiglio
trascrizione: PATER IGNOSCELLIS/ QVIA NESCIVNT QVID/ FACIVNT
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a destra entro un cartiglio
trascrizione: HELI, HELI LAM=/ MAZABTHANI
tipologia: sacra
lingua: latino
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: a destra entro un cartiglio
trascrizione: SITIO
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La xilografia raffigura una Crocifissione con gli angeli che raccolgono il sangue di Cristo e il motivo delle “sette parole”. A proposito di questa iconografia Maria Goldoni scrive "Alla misericordia e all'amore di Gesù erano collegate anche le sue ultime sette parole, pronunciate sulla croce. Già nelle Meditazioni di S. Bonaventura le ultime frasi di Cristo erano presentate come altrettante "fiammate" del suo amore per gli uomini. Ma la precisa denominazione di "sette parole" era in uso nel '500, a quanto testimoniano le Meditazioni di P.L. Granata ed il Rosario del P.A. da Castello; in quest'ultimo ciascuna parola è oggetto di una singola meditazione, e quasi ognuna di esse adempie a una profezia" (Goldoni 1986, p. 126). Questo tipo di stampe è quindi destinato alla meditazione privata (si veda anche ALU.0413.1 e ALU.0435.1).
Questo modello figurativo dovette godere di un certo successo in campo xilografico: sono note infatti tre matrici più tarde che lo riprendono e hanno dimensioni analoghe a questa stampa conservata al Metropolitan Museum.
Le matrici sono conservate presso la Galleria Estense di Modena: due sono di provenienza Soliani (nn. invv. 4313, 4363; https://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/collezioni-digitali/id/46288 , https://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/collezioni-digitali/id/46338) e una di provenienza Barelli (n. inv. 4384; https://www.gallerie-estensi.beniculturali.it/collezioni-digitali/id/46359). Dal confronto della xilografia newyorkese con queste matrici si evince che essa è priva della porzione sinistra, lacuna che fa apparire la figura di Cristo decentrata. La versione newyorkese ha qualità nettamente più alta rispetto alle modenesi che ne riprendono il modello impoverendolo.
Le tre matrici presentano alcune differenze rispetto alla xilografia del Metropolitan Museum: il cielo non è più notturno e stellato ma semplicemente neutro, l'aureola intorno a Cristo è semplificata, sono state aggiunte delle nuvole dietro agli astri, ai lati della croce.
BIBLIOGRAFIA
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 100-101, n. 46 (M. Goldoni), tav. 36, n. 1/46