Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: ALLEGORY OF THE GOVERNMENT OF OTTAVIO FARNESE

ACQUISIZIONE NELLA RACCOLTA

tipo acquisizione: deposito
Milano, 1997

PROVENIENZA

data uscita: 1997

DATAZIONE

sec. XVI
1549 post - 1586 ante

AUTORE

  • Anonimo (inventore, incisore)
ambito culturale: ambito nord-italiano (inventore/ incisore)

DATI TECNICI

xilografia; mm 401 x 373 ca.,
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

discreto
indicazioni specifiche: lacune nella parte centrale e lungo il bordo destro; pieghe

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: didascalica
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: lungo la cornice
trascrizione: TV[N]C / IVSTI GA / VDEBV[N]T / TVNC / IMPII / LANGVEBV[N]T // SEMP VICTORIOSA / ITERV[N] / TRIVMPHANTIA // AMPLIABITVR / CORONA // OCORE[M] SV[N]PER / TOTVM / ORBE[M] EMITENT // TVNC AE / TAS / AVREA FLO / REBIT

tipologia: didascalica
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: di fianco alle figurazioni
trascrizione: FELICITAS // GRA CEL // POTE[N]TIA // VERITAS // WEPPFEP[?] // VIRTVS // BENIGNITAS // W..... // FAMA // HERESIS // SIC TVTA // DISCORDIA // IVST. // [DE]OS GRAT[IAS] // GRADVS / HONORIS // PR.... // DOLVS // HYPOCRISIS // HONOS.









STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La grande xilografia rappresenta una complicata allegoria popolata da varie figure. Lo stemma raffigurato in alto al centro comprende i sei gigli dei Farnese e le insegne papali: si tratta di quello adottato da Ottavio Farnese, duca di Parma, Piacenza e Castro dal 1549 al 1586. Il soggetto della stampa è dunque un'allegoria del governo di Ottavio Farnese.

Le mediocri condizioni della xilografia, di cui non sono noti altri esemplari, ne impediscono una completa lettura, soprattutto in riferimento alla parte centrale.
Le iscrizioni inserite nei nastri lungo la cornice sono motti che elogiano il governo.
L'immagine si compone di due scene diverse. Quella nella fascia superiore è connotata da numerose personificazioni, ciascuna identificata da un'iscrizione. Dalla cornice, in altro al centro, spunta un braccio divino che versa dell'acqua attraverso una corona e un vaso che reca le insegne papali e assomiglia a un turibolo. Il vaso è retto da due figure alate, Virtù e Bontà, coadiuvate dalle personificazioni di Felicità (che regge simboli papali) e Potere (Giove), sotto aleggiano Verità e Fama. L'acqua, attraverso il vaso, scorre sulla testa e sul corpo della personificazione femminile al centro della composizione. Questa figura, di difficile identificazione, porta una corona a forma di fortezza ed è seduta tra Giustizia e Prudenza. Va identificata come la personificazione del governo del duca Ottavio, l'iscrizione parzialmente leggibile che ha sulla gamba, “OS GRAT'.”, va probabilmente sciolta in “Deos Gratias”, espressione che potrebbe sottolineare che il potere di Ottavio Farnese sia per grazia divina. Sulla sinistra si allontano Eresia e Discordia, a destra Inganno e Ipocrisia fanno lo stesso. Intorno alle tre figure allegoriche centrali scorre un fiume, al centro del quale è posto un ponte su cui è iscritto "GRADVS HONORIS". A sinistra è raffigurato Pegaso, soggetto che ricorre anche nella decorazione di Villa Farnese a Caprarola. La presenza di Pegaso si collega alla scena rappresentata nella parte inferiore della xilografia. A sinistra sono infatti collocate le nove Muse che incedono suonando strumenti musicali verso alcune figure maschili collocate a destra. Secondo il mito Pegaso avrebbe creato la fonte di Ippocrene battendo gli zoccoli a terra durante la gara di canto tra le Muse e le Pieridi. La vicenda viene impiegata da Annibal Caro nel programma della decorazione di Palazzo Farnese a Caprarola quale simbolo del mecenatismo dei Farnese, proprio per la sua relazione con le Muse (Il Palazzo Farnese di Caprarola, pp. 273-274; Bajard, Unité et cohérence de quelques imprese farnésiennes du XVI siècle, pp. 55, 60). Due delle muse indicano le tre figure allegoriche al centro, i sei personaggi a destra rappresentano probabilmente dei filosofi e vengono incoronati da una grande figura allegorica identificata come Onore dall'iscrizione. Onore regge tre corone e un grande rotolo di carta che si dispiega verso il basso. È verosimile che esso in origine si sviluppasse in una pergamena che nella parte inferiore ospitava un testo esplicativo, oggi perduto. Il bordo inferiore sembra infatti dipinto e manca la cornice con rami e nastri presente negli altri tre lati.
La caratterizzazione somatica di alcune figure, come l'Onore, può indicare il riferimento a personaggi esistenti.

Dal punto di vista stilistico la xilografia si presenta disomogenea: l'invenzione di alcune figure è infatti superiore a quella della maggior parte. Si noti la qualità del cavallo alato e del gruppo dei filosofi, decisamente più bella del gruppo delle muse, per esempio. È dunque probabile che il disegnatore di questa xilografia abbia incorporato nel disegno brani provenienti da fonti diverse.
L'ambito è con ogni probabilità parmense: il gruppo dei filosofi è chiaramente ispirato a Parmagianino (per esempio al gruppo di pastori nell'Adorazione della Pinacoteca Nazionale di Bologna, inv. PN 2893 http://www.pinacotecabologna.beniculturali.it/it/content_page/50-stampe/1526-adorazione-dei-pastori.html), le torsioni delle figure e i loro movimenti esasperati, disarticolati in alcuni casi, l'enfasi sulle mani e diversi volti dai tratti molto gentili fanno avvicinare questa stampa all'ambito di Girolamo Mazzola Bedoli. Considerata la qualità discontinua della stampa non è possibile avanzare il nome dello stesso Girolamo, il modus operandi è forse più affine a quello del figlio Alessandro che, come messo in luce da Mary Vaccaro, spesso inglobava nelle proprie opere invenzioni altrui (cfr. M. Vaccaro, Drawing in the School of Parma: New Attributions for Alessandro Mazzola Bedoli 2011), pratica che doveva essere comune nella loro bottega.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Milano, Raccolta A. Bertarelli ©

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Piazzi M.L., 2018
Piazzi M.L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0444.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/20950/stampa-20950.html, ISBN 978-88-96445-24-2
aggiungi ai preferiti Torna all'esito