Xilografia in tre blocchi: questo esemplare è costituito dal primo blocco con L'Adorazione dei Magi. Di questo lungo fregio si conoscono solo due esemplari completi, uno conservato al British Museum (ALU.0199.1), l'altro al Museo Diocesano di Trento (ALU.0199.2), e solamente tirature tarde, dove compare il nome del Vieceri, stampatore veneziano che aveva bottega sul ponte di Rialto: nella seconda metà del XVII secolo venne in possesso di vari legni cinquecenteschi e li ristampò aggiungendo il proprio nome (Muraro Rosand p.95).
Sono giustapposti due episodi neotestamentari, l’Adorazione dei Magi (sulla sinistra) e la Strage degli Innocenti (sulla destra) al cospetto di Erode (al centro): il re è seduto su un trono dalla struttura circolare che porta l’iscrizione R. RODII. Gli episodi sono separati da un esile alberello mentre la continuità visiva della scena è data da un edificio in mattoni che scorre in secondo piano dal centro su tutti e tre i legni della composizione.
Muraro e Rosand (pp.91-92) suggerivano di non legare la xilografia a un contesto veneziano quanto piuttosto ferrarese. La proposta è da accogliere e anzi forse è possibile focalizzarla ulteriormente confrontando il foglio dell’Adorazione dei Magi con alcune opere dal medesimo soggetto realizzate a Bologna nella seconda metà del terzo decennio. Ci si riferisce alla xilografia di Francesco Denanto su disegno di Girolamo da Treviso per le storie della Vita di Cristo (ALU.0291.1) e al dipinto di Girolamo conservato al Museo Luigi Bailo di Treviso. Dietro tutte queste Adorazioni c'è il cartone che Baldasarre Peruzzi dipinse a Bologna nel 1522-23 (ora al British Museum), che impressionò moltissimo gli artisti gravitanti a Bologna e in Emilia e che venne infinitamente citato. Si ricorda che Girolamo si era già confrontato con la produzione xilografica nella prima opera del suo catalogo, Susanna e i Vecchioni (ALU.0182).
Per l'elenco degli esemplari noti, si veda ALU.0199.1.