NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Il santo inginocchiato su un prato e vestito solo con un drappo, stringe con la mano destra la pietra con la quale si percuoterà il petto. Di fronte a lui, conficcato nel terreno, un sottile albero che funge da croce ma anche da appoggio per il cappello cardinalizio e per la veste.
Ai piedi della croce un piccolo leone rivolge il muso indietro, come se avesse udito qualcosa. In secondo piano una palizzata e in lontananza una città turrita.
La xilografia è stata messa in relazione da Schreiber con Tobia e l'arcangelo Raffaele della Bibliothèque nationale di Parigi (ALU.0396). Le stampe sono state eseguite a Firenze nella stessa bottega, come dimostra il medesimo trattamento del terreno con lo sfondo nero e il disegno in bianco, anche se il san Girolamo sembra avere alla spalle un disegno migliore. Lo stesso disegnatore del san Girolamo deve essere l'autore della santa Verdiana della Kunsthalle di Amburgo (Schreiber 1718, ALU.0465). Le tre xilografie, san Girolamo, santa Verdiana, Tobia e l'arcangelo Raffaele, nel XVI dovettero appartenere ad uno stesso proprietario, che lascia note manoscritte con date nella parte superiore dei fogli. In questa xilografia l'iscrizione a penna in alto è: .562 (?) die 20 octobris [...].
Di questa xilografia esistono due esemplari, ambedue a Parigi. Uno della BNF (ALU.0397.2) e un altro della Collezione Rothschild al Louvre (ALU.0397.1), oggetto di questa scheda.
Le due stampe presentano differenze sia dal punto di vista dell'inchiostratura (marrone ma con diversa intensità), che da quello della colorazione aggiunta verde, più evidente nell'esemplare del Louvre.