Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: HOLY FAMILY WITH THE INFANT JESUS, ST ELIZABETH AND ST JOHN

LOCALIZZAZIONE

New York, Metropolitan Museum of Art, Drawings and Prints (Bequest of Phyllis Massar, 2011)

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, metà
1550 ca.

AUTORE

ambito culturale: ambito veneto (incisore)
altre attribuzioni: Boldrini Nicolò (incisore)

DATI TECNICI

xilografia; mm 213 x 305
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Si tratta di una xilografia pregevole che non ha avuto molta fortuna critica, forse a causa della difficoltà a riferirla, sia dal punto di vista dell'invenzione che da quello dell'intaglio, ad artisti specifici. La Sacra conversazione con Santa Elisabetta e San Giovannino ha luogo in un ampio paesaggio caratterizzato da montagne in lontananza e un paese sulle sponde di un lago: un contesto quindi assai tipico della tradizione figurativa veneta di questo soggetto. La raffigurazione è chiusa sul lato destro di chi guarda da un edificio in rovina.
Dal punto di vista della scelta dei personaggi e del montaggio delle figure, la xilografia sembra essere la libera reinterpretazione di un misterioso dipinto che conosciamo solo grazie a una fotografia datata 1924 conservata nella Fototeca della Fondazione Zeri.

http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda.v2.jsp?decorator=layout_resp&apply=true&locale=it&tipo_scheda=OA&id=42860

Nel retro della foto, un'iscrizione manoscritta attribuisce il quadro a Palma il Vecchio: piuttosto, secondo noi, l'autore potrebbe essere un artista che con lui si formò, Bonifacio de' Pitati. Lo dimostrerebbe il confronto con un suo dipinto databile tra il 1525-1530 venduto dal Los Angeles County Museum ad un'asta Sotheby's a New York il 28 gennaio 2010.

http://www.sothebys.com/de/auctions/ecatalogue/2010/important-old-master-paintings-and-sculpture-n08610/lot.248.html

La nostra ipotesi è quindi che Giuseppe Porta Salviati -o un artista tosco-veneto del suo entourage- abbia rielaborato nei propri modi un dipinto della fine degli anni Venti-inizio anni Trenta di Bonifacio de' Pitati. Un anonimo intagliatore di buona qualità, ma che non siamo in grado di individuare, intagliò infine il disegno.

Altri esemplari:
Londra, British Museum (n. inv. 1860,0414.133, ALU.0289.1)

Bassano Museo Civico (III-71-122, ALU.0289.2)

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: New York, Metropolitan Museum of Art ©
note: Creative Commons

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Muraro M./ Rosand D., Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, Vicenza, 1976, p. 140, n. 85
Aldovini L./ Landau D./ Urbini S., "Rinascimento di carta e di legno. Artisti, forme e funzioni della xilografia italiana fra Quattrocento e Cinquecento", in Saggi e memorie di storia dell'arte, 2016, 40, pp. 7-27, pp. 20-21

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2018
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0289.3, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/23846/stampa-23846.html, ISBN 978-88-96445-24-2
aggiungi ai preferiti Torna all'esito