Questa mappa geografica intitolata “il vero disegno di tutta la isola de Candia”, insieme alla Mappa di Cipro (ALU.0602.1), è una delle prime opere note del disegnatore, incisore, editore e stampatore Matteo Pagano. Entrambe sono firmate e recano la data 1538. Ai Musei Civici di Venezia è conservata un’edizione datata 1558 della Mappa di Creta (ALU.0603.2).
Sulla base delle analogie stilistiche con la Mappa dell’Europa (ALU.0601), Destombes ritiene che esse siano opera del cartografo Giovanni Domenico Zorzi da Modone (che con ogni probabilità non è da identificare con Domenico dalle Greche, responsabile della tiratura dei blocchi della Sommersione del Faraone di Tiziano nel 1549, ALU.0180.1).
Come segnalato da Massimo Donattini, Pagano non fu un cartografo in senso stretto, ma si dedicò principalmente alla copia di opere altrui o alla collaborazione con cartografi di professione – come nel caso della mappa qui schedata –, probabilmente in veste di intagliatore. Le mappe attribuibili con certezza sono 21 (cfr. Donattini 2014):
Mappa di Creta (ALU.0603.1; oggetto della presente scheda)
Mappa di Cipro (ALU.0602.1)
Mappa dell'Europa (ALU.0601)
Mappa dell'Ungheria (ALU.0605)
Mappa del Cairo (ALU.0604.1)
Mappa del Piemonte (ALU.0606)
Mappa delle Isole Britanniche (ALU.1282)
Mappa della Penisola Iberica (ALU.1283)
Mappa di Venezia (ALU.0613)
Mappa del Piemonte (ALU.0607)
L’assedio di Algeri (ALU.1232)
Mappa della Palestina (ALU.1284)
Mappa di Venezia (ALU.1285)
Mappamondo (ALU.1286)
Mappa della Toscana (ALU.0612.1)
Mappa della Germania (ALU.1286)
Mappa del Mare Adriatico (ALU.0609.1)
Mappa di Zara e Sebenico (ALU.0611.1)
Mappamondo (ALU.0610)
Mappa dell’Illiria (attualmente dispersa)
Dubbia è invece l’attribuzione a Pagano della Mappa di Corfù (ALU.1287.1) e della Veduta di Gerusalemme (ALU.0497).
Per quanto riguarda l’illustrazione su fogli sciolti, Matteo Pagano si dedicò anche alla produzione di ritratti, ancora da indagare, ma che doveva essere significativa (per ora sono stati rintracciati ALU.0484, ALU.0485, ALU.486, ALU.0488 e ALU.0493.1) e altri soggetti di carattere profano (ALU.0480.1, ALU.0483.1), forse anche nel ruolo di disegnatore, oltre che di incisore.
Altri esemplari della presente xilografia sono a Dillingen, StudienBibliothek e Roma, Biblioteca Nazionale Centrale.