Esemplare in 4 fogli uniti.
Rappresenta gran parte dell’Europa Centrale con gli adiacenti lembi dell’Italia e della Penisola Balcanica. Leo Bagrow credeva che si trattasse di tre carte distinte. La mappa era citata dalle fonti ma si riteneva perduta, la ritrovò Lamberto Donati e la rese nota nel 1932.
Il territorio di questa carta è compreso tra i paralleli di 42° e 52° e fra i meridiani di 32° e 56° (con diverse imprecisioni). Il focus tematico della mappa è la rappresentazione del bacino del Danubio, a quel tempo teatro di importanti avvenimenti politici. Il disegno accurato delle coste, la ricchezza della nomenclatura, la riproduzione anche delle isole minori si ispirano a quello alle carte nautiche. In alcune regioni sono rappresentati molti elementi geografici, in altre pochi, a seconda dei dati di cui disponeva Gastaldi.
Un cartiglio nel mare Adriatico, chiamato Golfo de Venetia, oltre al titolo della mappa, porta la firma dell’autore “Jacomo de Gastaldi Geographo in Venetia”, quello dello stampatore “Mattio pagan in Frezzeria alinsegna della Fede” e la data, Venezia 1546. Il cartiglio è sormontato dal simbolo della Fede, due mani che si stringono, e dalle iniziali M. P. La mappa è stampata su carta bombacina. La filigrana è visibile su uno dei due fogli e rappresenta un’ancora entro un cerchio sormontato da una stella (Briquet, I, n. 498 e seguenti). Lo stato di conservazione è buono: uno strappo nell’angolo a sinistra in basso. E' contornata da una cornice nera. Venezia è presentata in modo più dettagliato rispetto alle altre città. A sud di Vienna sono rappresentati gli eserciti Imperiali e Turchi che si affrontano. Nettuno è nel mar Egeo e forse una sirena nel mar Nero.
Giacomo Gastaldi, uno dei massimi cartografi del XVI secolo, è nato in Piemonte ma è vissuto soprattutto a Venezia, dove frequentava personalità notissime come Ramusio, Fracastoro e Bembo. Anche il Gastaldi, come Giovanni Domenico Zorzi da Modone, dipinse delle mappe in Palazzo Ducale. Esisteva una carta precedente di Giovanni Andrea Vavassore con un titolo simile a questa, ma non se ne conosce l’ubicazione: fu esposta alla Biblioteca Nazionale di Varsavia in occasione del Congresso Internazionale di Cartografia del 1934.
Per un elenco completo delle carte geografiche e delle altre xilografie su fogli sciolti di Matteo Pagano si veda ALU.0603.1.