OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

identificazione: TABULA CEBETIS
titolo parallelo: TABULA CEBETIS
titolo: Tavola di Cebete

LOCALIZZAZIONE

Pavia, Musei Civici, Collezione Malaspina
inv. St. Mal. 1992

ACQUISIZIONE NELLA RACCOLTA

tipo acquisizione: legato
Pavia, 1838

DATAZIONE

sec. XVI
1560

AUTORE

  • Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale: ambito veneziano (incisore)
ambito veneziano (inventore)

EDITORI/STAMPATORI

De Franceschi Domenico, Notizie 1557-1575

DATI TECNICI

xilografia; mm 500 x 645 ca.,
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: di titolazione
lingua: latino e volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali e stampatello
posizione: in alto al centro
trascrizione: IMAGINE, RAPPRESENTACIONE, OVERO/ DISCORSO DE LA VITA MORALE, ET CHRISTIANA, Acciò che il Mondo la conosca, et ame.

tipologia: di titolazione
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali
posizione: in alto, entro un cartiglio
trascrizione: SVA VENTVRA/ HÀ CIASCVN DAL DÌ CHE NASCE/ TARDE NON FVR MAI GRACIE DIVINI

tipologia: di commento
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa tipografica
tipo di caratteri: lettere capitali e stampatello
posizione: in basso a sinistra, sulla tavola
trascrizione: CONSIDERA QVOD HODIE/ proposuerim in conspectu tuo vitam, et/ tonum, et è contrario mortem, et malum;/ ut diligras dominum Deum tuum, et ambules/ in vijs eius, et custodias mandata illius, et/ ceremonias, atque iudiciam et vivas, atque mul-/ tiplicet te, benedictaque; tibi in terra./ Deuterono. XXX.

tipologia: editoriale
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa tipografica
tipo di caratteri: numeri romani e stampatello
posizione: in basso a destra, sulla tavola
trascrizione: M.D.LX./ In (.)enetia Con Privilegio de/ Sommi Pottentati./ Per Domenico de Franceschi in/ Frezaria a l'insegna de la Regina.







STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Questa composizione rappresenta la complicata allegoria della vita umana nota come Tabula Cebetis. Il soggetto è piuttosto diffuso nella pittura e nella stampa del Rinascimento e raffigura l'ecfrasi descritta nell'omonimo dialogo a lungo attribuito a Cebete di Tebe.

La Tabula Cebetis (Κέβητος Θηβαίου Πίναξ) venne pubblicata per la prima volta nel 1494 in greco e nel 1498 tradotta in latino. A queste edizioni ne seguirono svariate altre, tra cui la prima in volgare, tradotta da Francesco Angelo Coccio ed edita da Francesco Marcolini nel 1538 a Venezia.
L'autore dell'opera non può essere Cebete di Tebe, seguace di Filolao e di Socrate vissuto tra V e IV secolo a.C. Il contenuto platonico, pitagorico e cinico-stoico dell'opera ha fatto avanzare l'attribuzione allo stoico Cebete di Cizico, vissuto nel I secolo d.C.

Nel dialogo un anziano descrive a due giovani un quadro allegorico presente tra le offerte in un tempio dedicato a Saturno. La tavola mostra il cammino che l'uomo deve percorrere per raggiungere la felicità. Il percorso è articolato in tre recinti concentrici affollati di vizi e pericoli che fanno cadere coloro che ne sono attratti. La virtù e la sapienza portano all'apice del percorso e dunque alla felicità.

Alla riscoperta del testo nel Rinascimento corrisposero varie rappresentazioni in pittura e soprattutto nella stampa (si veda anche ALU.0569.1, ALU.0569.2 e ALU.0569.3).

Questa versione della Tabula Cebetis vede una significativa variante iconografica rispetto alle altre rappresentazioni di questo soggetto. Come analizza Elena Lia Paturzo nel saggio che dedica a questa stampa, “non è una fedele trasposizione in immagine del testo di riferimento, bensì una reinterpretazione cristiana della morale filosofica di Cebete”, reinterpretazione in cui ricorrono citazioni bibliche, ma anche riferimenti a Petrarca (Paturzo 2015, p. 5). Al centro del percorso non è infatti collocata la personificazione della Felicità, come accade nelle versioni tradizionali di questo soggetti, ma Cristo.

La xilografia in questione è di notevoli dimensioni e composta da due fogli incollati insieme.
Da un punto di vista stilistico si può collocare con sicurezza ad ambito veneziano, come conferma l'iscrizione editoriale dello stato più antico di questa xilografia, conservato alla Raccolta Bertarelli, “M.D.LII. IN VENETIA” (ALU.0570.1).

È noto un ulteriore esemplare di questa xilografia presso l'Albertina di Vienna (ALU.0570.2), anche questo, come quello oggetto di questa scheda è uno stato successivo che vede la sostituzione dell'iscrizione sulla tavola in basso a sinistra (e un'improbabile datazione al 1502).

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Pavia, Musei Civici ©

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Schleier R., Tabula Cebetis. Oder "Spiegel des Menschlichen Lebens/ darin Tugent und untugent abgemalet ist". Studien zur Rezeption einer antiken Bildbeschreibung im 16. und 17. Jahrhundert, Berlin, 1973, p. 89
Paturzo E.L., "La "Tavola di Cebete" della Raccolta Bertarelli", Grafica d'arte, Milano, 2015, 4-9, pp. 4-9

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Piazzi M.L., 2018
Piazzi M.L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0570.3, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/25301/stampa-25301.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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