Mappa geografica monumentale in dieci fogli raffigurante il mappamondo, firmata da Giacomo Gastaldi.
Il 30 luglio 1561 il cartografo Giacomo Gastaldi, autore di vari mappamondi, tra cui ALU.1290, richiese e ottenne dal Concilio dei Dieci il permesso di stampare un libretto intitolato La vniuersale descrittione del mondo. Il libretto venne pubblicato nello stesso anno da Matteo Pagano in due edizioni, una in volgare e l'altra in latino (per le caratteristiche del testo cfr. Perocco 1996). Nel 1939 Almagià ipotizzò che il testo servisse da accompagnamento a una carta geografica disegnata da Gastaldi e stampata da Pagano: la sua ipotesi si basava sul ritrovamento nell'Archivio di Stato di Venezia di un privilegio della durata di quindici anni concesso all'editore per il "dissegno, et intaglio da lui trovato d’un mapamondo di fogli dodici grandi reali" (Almagià 1939, pp.260-261).
Sebbene siano note varie mappe del globo terrestre recanti la firma di Gastaldi, nessuna di esse è stampata in dodici fogli, né corrisponde a quella descritta nel libretto : anche per questo motivo gli studiosi suppongono l'esistenza di un mappamondo perduto stampato nel 1561, forse in collaborazione con Pagano, che servì da modello per tutte le altre carte geografiche attualmente note. Anche la mappa qui schedata presenta numerose differenze rispetto alla descrizione del libretto e deve pertanto considerarsi una derivazione del perduto mappamondo gastaldino (le differenze sono elencate in Almagià 1939).
Sull'immagine di Filippo II di Spagna (terzo foglio superiore) sono presenti le iniziali P.F.D. che sono state interpretate da alcuni come le iniziali di Paolo Forlani, un incisore attivo a Venezia negli anni Sessanta del Cinquecento, ma che vanno sciolte in "Pilippo Fidei Defensori" e riferite quindi al re (Woodward in Karrow 1993, p. 241).
