OGGETTO

definizione: stampa
identificazione: elemento d'insieme

SOGGETTO

identificazione: MAPPA DEL FRIULI
titolo parallelo: MAP OF FRIULI

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, seconda metà
1559

AUTORE

DATI TECNICI

xilografia; mm 370 x 525; mm
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: di titolazione
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: a sinistra entro un cartiglio
trascrizione: La vera descritione del Friuli, & patria con le citta, terre, castelli, ville, monti, fiume, valle, porti de mare, campagne e pasi [...] In Vinegia per Giouanni Andreas Val/ vassorii detto Guadagnino./ M.D.LVII.










STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Nel cartiglio a sinistra si trova la descrizione del territorio, qui riportata per esteso:
“La vera descritione Del friu/li, & patri con le Citta, terre, Castelli, Ville, mon/ti, fiume, valle, porti de Mare, campagne e pasi per/ liquali po[r]fino g[l]i Oltramontani e Barbari passar/in Italia, La patria antedetta confina da Leuante cō l'istria e lapidia al presente detta Carso, da ponen/te con il territorio Teruisano, Belunese da Setten/trione con l'alpe de Alemagna e, da Meggio gior/no con la parte dil mare Adriatico qual e tra il por/to del fiume Timauo, e Liuenza. [I]l cercuito suo sie/ miglia.CCL. La lōgeza sie miglia. Lxii. la sua al/teza sie miglia, Lxvi. Il capo e metropoli del Friu/li e Vdene dagl[i] antiqui nomata Foro Iulio per ho/nore di Giulio Cesare suo fabricatore da moder/ni veramēte Vdene, e p[er] esser stata instaurata da gli/ Humili populi e Atila suo re. La ditta e nobilissima/ e grāde & populosa. Et in meggio di essa siede vno/ beli[s]simo Castello fabricato sopra vn Monte fatto/ manualmente:&e irigata da doi corni mirabilmēte/ condutti fuora del Fiume Torre. Leterre nura/te sottoposte a Vdene sōno qste. Ciuidal [al]trimēte/ detta Citta de Austria humetata dal fiume Natiso/ne:porto Gruaroposta sopra il fiume Lemene da/Plinio dettoRomatino.Cōcordia sopra il detto fiu/me.Pordenon dal fiume Naucello. Sacille, Motta. & Brugnera dal fiume Liuenza.Polcenigo doue na/sce Liuēza.Caneua.Et Pottia eCordubato.s. Vito/ Valuason,e Spilinbergo posto sopra le ripe del Ta/gliamēto.s.Daniel.Giemona. Venzon e Tolmezo/ alle mure delqle batte il Tagliamento, Belgrado'di/uiso dal fiume Varano, eMōte falcōe forteza inespu/gnabile, e simelmēte Goritia da strabone detta No/reia:eGradisca detta Hemopoli bagnate dal fiume/ Lisontio, Aquilegia dal fiume Natissa, e la Tisana/ dal fiume Tagliamēto, al psente sonno
sottoposte/ a ditione Separate Vale.In Vinegia per Giouan/ni Andreas Valvassorii detto Guadagnino. M.D.L. ”

Il foglio raffigura il territorio del Friuli e delle regioni circonvicine, del bacino plavense, del Carso Triestino e dell'Istria. I bacini dei tre fiumi principali l'Isonzo, il Tagliamento e il Livenza sono rappresentati in maniera corretta, ad eccezione di qualche tratto esageratamente lungo o male orientato. I rilievi sono ritratti in maniera appariscente. In corrispondenza della catena alpina, inoltre, sono riportati i nomi dei passi e messe in evidenza le principali vie di comunicazione.
Si tratta della più antica carta a stampa della regione che ci sia nota. Probabilmente deriva da un modello anteriore, forse da un rilievo veneto di carattere ufficiale. Il territorio friulano era da sempre considerato strategico dalla Serenissima, come dimostra il dettagliato resoconto del Sanudo intitolato Descrizione della patria del Friuli. La regione, infatti, costituiva uno dei confini orientali del Dominio ed era stato minacciato dall'avanzata turca nei Balcani e dalle continue ambizioni espansionistiche dell'Impero asburgico.
Da una più attenta analisi si capisce, infatti, che il suo prototipo era nato a fini strategici. I pochi toponimi indicati sono accuratamente scelti per la loro importanza militare e commerciale. Una riprova di questo è la mancanza dei villaggi e zone rurali, indicati solamente dalla scritta vilazi in corrispondenza del vasto territorio tra Pordenone e il Livenza, e tra Cormons e Udine. Viceversa sono registrati con cura città, castelli, abbazie, santuari nonché fortilizi posti nei più importanti punti strategici, che in caso di pericolo avrebbero potuto dare rifugio agli abitanti delle campagne.
I nomi con cui sono indicati i luoghi sono per lo più forme dialettali venete o venetizzate. Non mancano, tuttavia, i toponimi latini, che assieme alle annotazione di carattere storico rendono conto della cultura umanistica dell'autore.
Come altre carte uscite dalla bottega del Vavassore costituì un fortunato prototipo per numerose mappe posteriori. L' esemplare del 1557 costituì il modello su cui è stato realizzato il rame del Lafreri del 1562. Questo a sua volta conobbe numerose ristampe e contraffazioni. Tra queste ricordiamo quelle di Paolo Floriani e di Nicolò Valegio (1564), e del Forijulii, vulgo Friuli typus nel Theatrum dell'Ortelio (1570), da cui derivano a loro volta le raffigurazioni della regione in altri grandi atlanti europei. Tuttavia nel 1563 la carta del Vavassore risultava già superata rispetto alla più particolareggiata edizione di Pirro Ligorio, di scala assai maggiore.
Della mappa si conoscono più copie in tre diverse tirature.
Oltre alla copia dell'Università di Leida qui schedata (Bagrow 1939 n. 8), si segnala un secondo esemplare del 1553 conservato presso la Fondazione Scaramangà di Trieste. Due copie del 1557 sono state segnalate alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e alla Bibliothèque de la Sorbonne.





DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Almagià R., Il mappamondo di G. A. Vavassore, Firenze, 1920
Bagrow L., Giovanni Andreas di Vavassore, a Venetian cartographer of the 16th Century, a descriptive list of his maps, 1939, n. 8 
http://cul.worldcat.org/title/giovanni-andreas-di-vavassore-a-venetian-cartographer-of-the-16th-century-a-discriptive-list-of-his-maps/oclc/4458231
Schulz A. M., "Giovanni Andrea Vavassore and His Family in Four Unpublished Testaments", in Artes Atque Humaniora. Studia Stanislao Mossakowski Sexagenario dicata., Varsavia, 1998, pp. 117-125

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Fiore L. Urbini S., 2018
Fiore L. Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0621, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/26013/stampa-26013.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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