Xilografia in unico blocco.
Come indicato da Korn (Korn 1897, p. 48, n. 14), il soggetto deriva da un particolare di una stampa di Schongauer che raffigura una Famiglia di contadini che va al mercato (B.88). Boldrini modificò il modello ambientandolo nei pressi di un bosco. Un’anziana donna, scalza, su un cavallo che procede al passo, sta per entrare nel folto di una foresta. Aggrappato dietro a lei, un grasso bambino seminudo. La donna sembra seduta non tanto su una sella quanto su un sacco. Con la mano destra tiene strette due galline – o comunque del pollame vivo – e con la sinistra un bastoncino che funge da frusta. La donna, il bambino e il cavallo sono preceduti da un puledrino.
Il soggetto, come si è detto, è ricavato da una stampa di Schongauer che raffigura una famiglia di contadini che va al mercato, incisa anche da Nicoletto da Modena (Hind, V, p.133, n.95). Boldrini – se, come sembra, è lui l’intagliatore – potrebbe aver ricavato l’idea dalla stampa di Nicoletto. L’attribuzione a Boldrini è avvalorata dalla presenza di alcune manchevolezze tipiche della sua produzione, come la ripresa ‘meccanica’ di modi tizianeschi e l’imperizia nell’intaglio di certe linee curve, riscontrata anche nel Paesaggio con mungitrice e un’aquila (ALU.0188.1). Quest’opera fa parte di un nucleo di xilografie boldriniane a tema paesaggistico successive alla Caricatura del Laocoonte, nelle quali il rapporto con Tiziano diviene progressivamente meno diretto.
Questa xilografia apparteneva alla collezione privata della famiglia Remondini, che comprende 8522 stampe, donate da Giovanni Battista Remondini al Museo Civico di Bassano nel 1849. Come ricostruito da Fernando Rigon la collezione risultava già completa in un inventario manoscritto del 1827, divisa in 79 cartelle per scuola ed epoca, nell'ordine mantenuto fino ad oggi. Rigon riferisce che "trae origine nell'ultimo trentennio del sec. XVIII dal concorso di due distinte raccolte: ad un primo nucleo comprendente incisioni italiane, fiamminghe, francesi, che poco prima del 1777 il conte Antonio Remondini aveva acquistato da un non meglio identificato "celebre uomo di gusto fino e sicuro" si venne ad aggiungere, verso il 1794, la collezione di esemplari italiani e stranieri messa insieme a Venezia dal pittore e incisore don Bernardo Ziliotti. Questi già cospicui gruppi furono poi incrementati e spesso completati per settori e scuole di quanto gli stessi Remondini, favoriti dalla loro attività calcografica, erano andati e andavano raccogliendo per scambi e acquisti" (Rigon in Nicolaes Berchem, incisore e inventore 1620 – 1683. Stampe dalla Collezione Remondini 1981, p. 7). Quasi tutte le stampe sono rifilate lungo i bordi e incollate a grandi fogli di cartoncino grigio-azzurro (76x54 cm ca.).
Esistono due esemplari più tardi di questa xilografia, uno al British Museum (n. inv. 1889,1116.10; ALU.0193.2) e uno allo Staatlichen Kunstsammlungen Dresden (n. inv. A 88237), che presentano alcuni tarli e lacune dovuti alle peggiori condizioni del legno. Ne esistono anche due coevi all'esemplare in oggetto, uno conservato presso il Fine Arts Museums di San Francisco (n. inv. 2000.195.3; https://art.famsf.org/nicol%C3%B2-boldrini/old-woman-and-child-horseback-20001953), l'altro venduto all'asta da Bassenge (Druckgraphik des 15. bis 19. Jahrhunderts, 7.6.2023, lotto 5030).