Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa
identificazione: elemento d'insieme

SOGGETTO

titolo parallelo: MAP OF ITALY WIH CORSICA AND SARDINIA

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, prima metà
1536 ca.

AUTORE

DATI TECNICI

xilografia; mm 370 x 530
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: indicazione di responsabilità
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: caratteri gotici minuscoli
posizione: in basso a sinistra entro un cartiglio
trascrizione: ITALIA/ OPERA DI IOANNE/ ANDREA DI VAVA/ SSORI DITTO/ VADAGNINO










STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Si tratta di una delle primissime riproduzioni a stampa della penisola italiana.
Sebbene la resa si possa considerare nel suo complesso molto buona, la mappa presenta numerose imprecisioni. Tra queste spiccano soprattutto l'orientazione della penisola, lo stiramento della parte continentale - in particolar modo in corrispondenza delle regioni occidentali – l'esagerazione delle insenature costiere e di molte isole, tutti elementi che l'accomunano alle carte nautiche del secolo precedente.
Tuttavia la rappresentazione delle coste e del sistema idrografico l‘accomuna anche con alcune delle cosiddette tavole nuove dell'Italia, carte moderne che potevano accompagnare le tavole tolomaiche nei codici e nelle edizioni a stampa della Geografia. In particolare Almagià accosta al foglio in questione l'Italia del Codice magliabechiano (Cl. XIII, cod. 16, Biblioteca Nazionale di Firenze), la Novella Italia che figura nel rifacimento in terza rima della Geografia del Berlinghieri e la Tabula Nova dell'edizione romana del 1507. Ciononostante si riscontra una notevole miglioramento nella raffigurazione della laguna veneta, dove spiccano Venezia e le principali isole che la circondano, di cui Vavassore riporta i nomi: Torcello, Mazorbo, Murano, Malamoco, Chioza, Brondolo.
È evidente il tentativo di restituire per quanto possibile il sistema orografico e idrografico nella sua interezza. I rilievi sono tracciati ricorrendo al sistema prospettico, inoltre la mappa registra un notevole numero di corsi d'acqua, di cui, però, non riporta sempre la denominazione.
I principali centri abitati si differenziano rispetto a quelli delle tabule novae per distribuzione e selezione. La toponomastica, ad eccezione dei mari, ricorre ai corrispettivi nomi volgari di uso corrente, tra i quali ricorrono numerosi venetismi.
La mappa presente la stessa inquadratura carte di Coppo, Rosselli e Gormont, di cui condivide anche l'angolazione. Quest'ultima è la stessa della magliabechiana e dell'estense.
La xilografia è riquadrata da un semplice bordo nero e priva degli elementi di corredo alla lettura della carta.
Di questo foglio sono note diverse riproduzioni. Oltre a quella qui riportata, se ne conservano esemplari presso:

Harvard, Mass., Houghton Library
http://id.lib.harvard.edu/alma/990088490600203941/catalog

e

Berna, UB Münstergasse
http://aleph.unibas.ch/F?func=find-b&find_code=SYS&request=001056173

A queste vanno aggiunte le carte di scarto del British Museum (vedi ALU.0482.2) e del Rijmuseum di Amsterdam (2 esemplari, https://www.rijksmuseum.nl/en/search?q=vavassore&ii=0&p=1).
Nel primo caso essa si trova sul retro di uno degli otto fogli della Processione del Doge di Venezia di Matteo Pagano. Lo stesso esemplare xilografico presenta sul verso di un secondo foglio Tutto il mondo Tereno. Nel secondo caso, invece, le carte di scarto (RP-P-0B-9418-A (V); RP-P-0B-9418-B (V)) dietro i rispettivi fogli (RP-P-0B-9418-A (R); RP-P-0B-9418-B (R)) della Processione raffigurano l'Italia di Vavassore. In tutte e tre le versioni sul lato superiore del riquadro nero è riportata la scritta LA ITALIA, assente in tutti gli esemplari precedentemente citati. Si tratta con ogni probabilità di uno stato successivo dal momento che il mappamondo è da considerarsi un prodotto editoriale degli anni ‘40 e che il foglio di Matteo Pagano è ritenuto di poco precedente al 1561.

Infine, un esemplare colorato è incollato all'interno del già citato codice in foglio piccolo Barb. Lat. 4431 della Biblioteca Apostolica Vaticana, dopo la summenzionata veduta di Venezia. Fu probabilmente miniato a colori dalla mano che dipinse le altre carte del codice. Allo stesso intervento si devono attribuire le otto teste di putti colorate raffiguranti i venti con i loro nomi.
Questo ritrovamento ha permesso di stabilire che la carta è certamente anteriore al 1536, dal momento che l'atlante nautico uscì dalla bottega di Battista Agnese in quello stesso anno.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Österreichische Nationalbibliothek ©
note: Creative Commons

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Almagià R., Il mappamondo di G. A. Vavassore, Firenze, 1920
Bagrow L., Giovanni Andreas di Vavassore, a Venetian cartographer of the 16th Century, a descriptive list of his maps, 1939 
http://cul.worldcat.org/title/giovanni-andreas-di-vavassore-a-venetian-cartographer-of-the-16th-century-a-discriptive-list-of-his-maps/oclc/4458231
Schulz A. M., "Giovanni Andrea Vavassore and His Family in Four Unpublished Testaments", in Artes Atque Humaniora. Studia Stanislao Mossakowski Sexagenario dicata., Varsavia, 1998, pp. 117-125, pp.117-125

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Fiore L. Urbini S., 2018
Fiore L. Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0482.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/27480/stampa-27480.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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