ISCRIZIONI
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: lungo i quattro lati
trascrizione: + IN NOMINE IESU // OMNE GENU FLECTATUR // CELESTIUM // TERRESTRIUM ET INFERNORUM [in controparte]
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: intagliata
posizione: al centro
trascrizione: Ihs
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La composizione è intagliata su un lato di una matrice che presenta dall'altra parte un San Francesco che riceve le stimmate (ALU.0346-M). Si tratta di un legno appartenente al nucleo di 58 matrici conservate presso i Musei Civici di Brescia e pubblicate nel 1921 da Giorgio Nicodemi. La maggior parte di queste fu acquistata a fine Ottocento presso una tipografia che possedeva materiali provenienti da antiche stamperie locali. Dalle matrici furono realizzate, a quanto si sa, tre diverse tirature: la prima è quella eseguita nel 1921 per la pubblicazione di Giorgio Nicodemi; un'altra fu nel 1963 sotto il titolo 12 stampe da antichi legni, per cura di Nicodemi, Carlo Pasero e Ugo Baroncelli; una terza, al momento non databile, è documentata da alcuni fogli sciolti conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe dei Civici Musei di Brescia, che differiscono da quelle note sia per la qualità (inferiore) del supporto cartaceo che per la riuscita (infelice) della stampa (ringrazio Roberta D'Adda per le informazioni).
La composizione di questo legno presenta il Nome di Cristo detto Crisma di San Bernardino (trigramma bernardiniano), entro un cerchio formato dal cordone francescano, sostenuto da due angeli e sormontato da una corona, con accanto le figure di San Francesco e di San Bernardino poste su nubi.
Dal punto di vista stilistico, è plausibile un'attribuzione all'Italia settentrionale, vicino alla bottega che produsse ad esempio la matrice col Giudizio Universale (cfr. ALU.0008-M): si veda il trattamento delle anatomie, dei panneggi e delle capigliature degli angeli. La datazione indicata dalla letteratura a inizio Cinquecento è accettabile.
Sulla base del confronto con la composizione intagliata al verso della matrice è possibile dedurre innanzitutto che l'esecuzione è da riferire a due mani differenti: il San Francesco che riceve le stimmate (ALU.0346-M) è molto più rozzo e meno rifinito. La scena occupa inoltre solo una parte della superficie, lasciando un margine inferiore di circa 1 cm: questo fa pensare che sia stata eseguita su questo legno, già intagliato al recto, per mancanza di una matrice di dimensioni adatte.
Si notano infine due fori, in alto e in basso al centro, che dovettero servire per fissare il legno a un qualche supporto.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Brescia, Fondazione Brescia Musei ©