Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: carta da gioco

SOGGETTO

titolo parallelo: Knaves, Knights and Kings of the four suits

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XV, fine
1490 ca. - 1500 ca.

AUTORE

  • Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale: ambito ferrarese/ veneziano (incisore)
ambito ferrarese/ veneziano (inventore)

DATI TECNICI

materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Xilografia non colorata.
Il foglio contiene 12 carte, disposte su due fasce sovrapposte di sei carte ciascuna.
Vi sono rappresentati, nella fascia superiore: i quattro fanti e i Cavalieri di Bastoni e Spade; in quella inferiore, i Cavalli di Denari e di Coppe e i quattro re, seduti.

Esiste un mazzo di tarocchi del quale sono conservati vari esemplari, tutti incompleti, nelle seguenti collezioni: Museum of Fine Arts - Szépművészeti Múzeum di Budapest; Metropolitan Museum di New York; Collezione Cary nella Beinecke Library dell'Università di Yale; coll. priv. di Theodore B. Donson di New York; coll. priv. di Silvio Berardi a Bologna; Museo Fournier de Naipes de Álava, oggetto di questa scheda. Tutti gli esemplari sono fogli non tagliati, colorati, incompleti. L'unica eccezione riguarda la collezione Donson, che possiede due carte separate.
I Trionfi e le 16 figure dei semi furono stampati da due matrici di legno, denominate da Dummett matrici A e B.
Entrambe avevano 4 file di 5 disegni ciascuna, quindi un foglio completo comprende 20 carte.

Il Museo di Budapest possiede due fogli quasi completi della matrice A, le cui file più basse (e quella più alta di uno dei fogli) sono tagliate a metà. Il Metropolitan Museum ne ha uno un po' meno completo (26.101.5). Nella collezione Donson ci sono due carte intatte, separate, stampate dalla matrice A, la Regina di Bastoni e L'Angelo (ALU.0865 e ALU.0866). Infine, la Collezione Berardi contiene due frammenti, molto danneggiati, stampati da un'altra matrice, invertita da sinistra a destra, ma altrimenti copiata molto fedelmente dalla matrice originale A; questi frammenti includono parti di alcune carte assenti dai fogli delle altre collezioni (naturalmente con disegni invertiti).
Della matrice B il Museo di Budapest ha due fogli pressappoco completi, salvo che, in entrambi i casi, la colonna di sinistra è tagliata a metà. Il Metropolitan Museum ha due fogli incompleti i cui disegni si sovrappongono l'uno all'altro (26.101.4. e presumibilmente 31.54.159, del quale è però impossibile dire con certezza, perché al link manca la foto). Questi esemplari ci permettono di ricostruire esattamente la disposizione delle carte sulle due matrici.

Gruppo Budapest:
il gruppo di carte nel Museo di Budapest è il più ampio. Perciò l'insieme di queste carte è stato chiamato Mazzo Budapest da Dummett. Egli collega a questo mazzo una lettera di Ippolito d'Este scritta dall'Ungheria a sua madre.


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Dummett M., "A Survey of ”Archaic” Italian Cards, The Playing-Card", in Journal of the International Playing-Card Society, 1990, v. 19, pp. 43-51
Dummett M., "A Survey of ”Archaic” Italian Cards. A Correction", in Journal of the International Playing-Card Society, 1991, 4, v. 19, pp. 128, 131

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2018
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0851.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/32640/carta-gioco-32640.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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