NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Il foglio presenta un fregio diviso in due parti sovrapposte che dovevano essere ritagliate e posizionate una di seguito all'altra. Non è escluso che esistessero altre xilografie per completare la composizione.
Vi è rappresentato un trionfo con personaggi vestiti all'antica e divinità (?) nude che seguono un carro sul quale è seduto un uomo anziano incoronato di alloro che tiene uno stendardo. Sul carro sono presenti anche due bambini che stringono rispettivamente un globo e un grappolo d'uva (?). Sul fronte del carro sono infine raffigurati in bianco su sfondo nero due uomini nudi che lottano.
La xilografia riproduce, in controparte e con varianti, alcune figure in un bulino di Marcantonio Raimondi che rappresenta il Trionfo di un imperatore, eseguito probabilmente a Roma tra il 1509 e il 1510 (Faietti scheda n.37 in Bologna e l'Umanesimo; si veda l'esemplare al British Museum inv. H,2.18). Il bulino di Raimondi, a sua volta, copia un grande disegno del concittadino Jacopo Ripanda, conservato al Louvre (inv. 8257 http://arts-graphiques.louvre.fr/detail/oeuvres/13/5225-Triomphe-de-Scipion-max). Probabilmente, Ripanda destinò ad altro uso (ovvero all'incisione) un disegno per un progetto che non venne realizzato (Ebert-Schifferer scheda n. 92, Bologna e l'Umanesimo).
Appesa all'albero di quercia con il putto alato, è posizionata in grande evidenza una tabula ansata su sfondo nero con un disegno geometrico bianco sormontato da una piccola croce. Si tratta di una delle marche tipografiche utilizzate dai veneziani Niccolò e Domenico del Gesù, editori e stampatori specializzati in libri illustrati e santini per confraternite, che in varie occasioni hanno stampato opere di/da Marcantonio Raimondi (Pon 1998, p. 461; Aldovini, Landau, Urbini 2016, pp.24-25).
L'unico esemplare noto della xilografia, oggetto di questa scheda, è questo conservato al British Museum. Nella scheda online dedicata all'opera si propone l'attribuzione a Jacopo da Strasburgo. Noi opteremmo invece per un intagliatore veneziano legato alla bottega dei del Gesù, che traduce in modo un po' brutale un disegno di un autore che risentiva dello stile di Jacopo de' Barbari.
BIBLIOGRAFIA
Pon L., "‘Alla Insegna del Giesù': Publishing Books and Pictures in Renaissance Venice", in
The Papers of the Bibliographical Society of America, 1998, n. 4, p. 461, note 31 e 32
Aldovini L./ Landau D./ Urbini S., "Rinascimento di carta e di legno. Artisti, forme e funzioni della xilografia italiana fra Quattrocento e Cinquecento", in
Saggi e memorie di storia dell'arte, 2016, 40, pp. 7-27, pp. 24-25