ISCRIZIONI
tipologia: sacra
lingua: latino
tecnica di scrittura: intagliata
tipo di caratteri: gotici
posizione: nel margine inferiore
trascrizione: Ave sanctissima Maria mater dei : regina celi: porta paradisi : domina mundi : pura singularis tu es / virgo : concepisti iesum sine peccato : tu peperisti creatorem et salvatorem mundi in quo non dubito : / libera me ab omne malo et ora pro peccatis meis amen [tutta in controparte]
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La matrice (incisa anche al verso, si veda sotto) mostra la parte inferiore di una composizione con la Madonna su una falce di luna, che tiene il Bambino in piedi, e il globo terracqueo tra le mani di entrambi.
La composizione fa parte di un gruppo di stampe con il medesimo soggetto, per una sintesi delle quali si rimanda al commento alla scheda ALU.0041.
Si ribadisce la difficoltà di determinare se l'intaglio modenese sia stato influenzato da un prototipo tedesco (si veda ad esempio S.1048a). Per i versi nel margine inferiore, si rimanda al gruppo di opere con questo testo, con varianti, un'indulgenza erroneamente attribuita a Sisto IV, diffusa in raffigurazioni della Madonna in Gloria, ma anche in casi di Adorazioni del Bambino (cfr. anche ALU.0007 e bibliografia relativa).
Si veda inoltre lo studio di Lorenzo Gigante (2018) e l'articolo di chi scrive (Aldovini in corso di stampa).
Della matrice qui schedata si conoscono solo impressioni moderne, cioè nel Catalogo degli eredi Soliani del 1864 (cfr. ALU.0036).
Non si conosce la metà superiore, descritta da Schreiber (S. 1047), ma mai altrimenti rinvenuta nemmeno a stampa (cfr. M. Goldoni in I legni incisi...1986, p. 73). La sopravvivenza della composizione incompleta è dunque da imputare, secondo M. Goldoni, all'essere essa intagliata su un lato della matrice che raffigura dall'altra parte 'S. Maria da Loreto', un soggetto ben più fortunato quanto a diffusione (si veda la scheda ALU.0043-M).
Questa matrice fa parte di un nucleo di circa 2500 legni appartenuti alla famiglia modenese di stampatori/editori Soliani, attiva fin dal 1622, che pubblicava xilografie di carattere popolare e devozionale ricavandole da legni acquistati a Venezia, Ferrara, Milano ecc. La collezione comprende anche matrici di produzione antica che, nel caso di una nuova pubblicazione, a volte venivano rilavorate. Ne furono ricavate tirature moderne nel 1828 e 1864, rilegate e stampate in due cataloghi. I legni Soliani furono poi acquistati dal ‘cartolaio' milanese Pietro Barelli nel 1864: egli a volte intervenne sui legni inserendo monogrammi falsi o con altri tipi di manipolazioni. Nel 1887 le matrici tornarono a Modena ed entrarono a far parte del patrimonio della Galleria Estense in seguito all'acquisto promosso da Adolfo Venturi, allora funzionario ministeriale. Oltre ai legni Soliani, giunsero circa 160 matrici in più di proprietà Barelli (Venturi 1885; Goldoni in I legni incisi della Galleria Estense, 1986, pp. 11-29; Milano in I legni incisi della galleria Estense, 1986, pp. 31-33; Mozzo in Le matrici della Galleria Estense, 2017, pp. 222-257).
BIBLIOGRAFIA
Heitz P., "Italienische Einblättdrucke in den Sammlungen Bremen, Düsseldorf, Hamburg, London, Modena",
Einblättdrucke des XV. Jahrhunderts, Strassburg, 1933, v. 80, p. 8 n. 40, tav. 40
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 73-74 (M. Goldoni)
Rosand D., "The Soliani woodblocks", in
Print quarterly, 1990, 7, pp. 72-74, pp. 73-74
Goldoni M., "Dietro un acquisto: motivi inespressi nella cultura di Adolfo Venturi",
Gli anni modenesi di Adolfo Venturi, 1994, pp. 147-179, p. 155 fig. 5
Gigante L., "The Madonna del Sangue. A miraculous print in Bagno di Romagna", in
Print Quarterly, 2018, XXX, 4, pp. 379-391, p. 385 e passim