NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Pregevole xilografia colorata a mano in giallo, azzurro, rosso, verde e nero.
Smarginata lungo il contorno e agli angoli, con integrazione. Fori da parassiti, controfondata. La xilografia era incollata come copertina di un'edizione tedesca di salmi le cui miniature sono datate 1477.
Filigrana: frammento di un corona del tipo Briquet nr. 11853 (Fano, Pisa, Genova, Palermo).
La santa è rappresentata in posizione frontale e in veste domenicana. Ha come attributi il crocefisso, un libro, un giglio, una fascia e il modellino di una chiesa. Sopra a questo una mano stringe il cuore sanguinante di Cristo. Gli attributi fanno riferimento alla sua leggenda: l'adorazione del sangue di Cristo, i suoi scritti, la castità, la sua attività come infermiera, la fondazione di un convento, il matrimonio [mistico] con Cristo. Le tre corone tenute da Dio Padre e da due angeli alludono ad una visione che ebbe da bambina. Quest'opera mostra una stretta parentela stilistica con il San Domenico xilografico di Washington (Field, Cat. Mostra Washington 1965, Cat. Nr. 221, ALU.0084) e ancor di più con il San Vincenzo Ferrer conservato a Ravenna e parte del fondo Rubieri (ALU.0080). A favore di un'origine veneziana della nostra stampa depone anche il fatto che Tommaso Caffarini, la cui azione fu decisiva per lo sviluppo della leggenda e dell'iconografia di Caterina, avesse fondato in quella città uno scriptorium per redigere e illustrare la leggenda della santa.
BIBLIOGRAFIA
, Einblattholzschnitte des XV. Jahrhunderts aus dem Kupferstichkabinett Basel, Basel, 1994, n. 22