OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

identificazione: SCENA DI CACCIA AL LEONE
titolo parallelo: SCENE OF A LION HUNT

LOCALIZZAZIONE

Vienna, Albertina, Graphische Sammlung
inv. [-]

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, prima metà
1530 ca. - 1550 ca.

AUTORE

  • Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale: ambito emiliano (incisore)
ambito emiliano (inventore)

DATI TECNICI

xilografia; mm ca., ; mm ca.
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Si tratta di un grande fregio xilografico dove, in primo piano è rappresentata la caccia al leone da parte di soldati vestiti all'antica, a piedi e a cavallo: potrebbe trattarsi di un episodio della vita di Alessandro Magno. La scena si svolge in un ampio paesaggio. In primo piano, ai due estremi del fregio, fanno da quinte alcuni alberi. Al centro, in secondo piano, le case stilizzate di un paese. Sullo sfondo i profili di montagne e di irregolari concrezioni rocciose, forse calanchiche. Questo esemplare dell'Albertina, inedito, è l'unico fino ad ora individuato.
Riteniamo che l'origine di questo fregio sia da rintracciare in Emilia, e che anzi possa essere stato eseguito nella stessa bottega di intagliatori responsabili dell'altrettanto monumentale Adorazione dei Magi e Strage degli innocenti del British Museum, ALU.0199.1 (di cui possediamo solo un'edizione completa tarda, seicentesca, stampata a Venezia dal Vieceri).
Le affinità fra i due fregi sono da rintracciare nello stile complessivo delle opere, che si discosta sensibilmente dalla parlata veneta, e in alcuni particolari marginali ma rivelatori come il disegno del profilo delle montagne, quello della muscolatura dei corpi, dei cavalli ecc. Il personaggio nudo di spalle in primo piano è un leit motiv aspertiniano: Amico del resto si cimentò con il tema della caccia al leone in una prova grafica di ascendenza antiquaria che venne poi incisa da Giovanni Antonio da Brescia. Se l'Adorazione dei Magi e Strage degli innocenti ricorda, oltre che Raffaello, prove di Girolamo da Treviso, in questo caso, a parte il guizzo aspertiniano (voluto o casuale che sia) sembra più graviate nell'ambito corte di Nicolò dell'Abate. Non si tratta naturalmente di attribuzioni, ma di tentativi di ricostruzione di contesti di appartenenza. La xilografia emiliana del Rinascimento, se si eccettua il contributo del forestiero Francesco Denanto, da noi ampiamente indagato, è ancora sconosciuta, forse questi due grandi fregi possono appartenere al suo -per ora- scarno catalogo.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale

tipologia: fotografia digitale

tipologia: fotografia digitale

tipologia: fotografia digitale

tipologia: fotografia digitale

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2018
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0888, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/35875/stampa-35875.html, ISBN 978-88-96445-24-2