OBJECT

definition: stampa

SUBJECT

identification: SAN DOMENICO
: St DomInic

PROVENIENZA

, Collezione Rosenwald

DATE

sec. XV, seconda metà
1475 ca.

AUTHOR

ambito culturale: ambito veneziano (incisore)

TECHNICAL DATA

medium material: carta
watermark: da rilevare

CONSERVATION

discreto

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTORATIONS

INSCRIPTIONS

type of material: di titolazione
language of the material: latino
writing technique: a stampa
fonts: gotico minuscolo
position: ai piedi del santo
transcription: Sanctus Dominicus










STEMMI, MARCHI

HISTORICAL INFORMATION

Secondo Henry Dominique Saffrey dovevano esistere varie serie d'immagini popolari xilografiche stampate a Venezia nel Quattrocento che raffiguravano i cinque principali santi domenicani. Ne sono sopravvissuti esemplari sparsi, ma nessuna serie è giunta a noi completa.
Queste immagini sono caratterizzate da una precisa e replicata iconografia: il santo (o la santa) è in piedi in posizione frontale, vestito con la tunica, lo scapolare bianco, la cappa nera col cappuccio (o col velo). Regge in una mano il libro delle scritture, il Crocifisso e due rami di giglio e, nell'altra, un modellino di chiesa gotica a tre navate (o un simbolo specifico di quel santo). Il santo è incoronato da un'entità divina e/o dagli angeli con due o tre corone. La stessa impostazione frontale, sebbene con diversi attributi, era utilizzata per i santi dell'osservanza francescana. All'interno di questa produzione tipizzata si possono individuare diversi, anonimi xilografi ai quali attribuire i gruppi di immagini: ad esempio è un'unica personalità l'autore dei santi di Washington (ALU.0084, ALU.0085); ha un altro stile il responsabile del San Vincenzo Ferrer (ALU.0080), autore anche della Santa Chiara (ALU.0081), della Santa Caterina da Siena (ALU.0082), e forse del San Domenico (ALU.0083).
Sembra comunque si tratti in entrambi i casi di declinazioni vivarinesche e maestranze muranesi.

I due santi di Washington, di elegante fattura, sono collocati entro l'absidiola di una cappella (o edicola) gotica illuminata da finestre a bifora. L'edicola è incorniciata da due colonnine tortili e sormontata da un arco trilobato decorato a girali e pennacchi. Si tratta di una tipologia architettonico-decorativa di immediato rimando veneziano, e anzi, come per primo ha notato Essling, evoca la Porta della Carta nel Palazzo Ducale di Venezia. Tracce di una medesima incorniciatura sono presenti anche in altre antichi santi xilografici veneziani: ad esempio San Bartolomeo (ALU.0070), Santo Stefano (ALU.0074.1 e ALU.0074.2), san Filippo Benizzi (ALU.0072), San Nicola di Bari (ALU.0073).

Nel caso dei due santi di Washington ogni xilografia è coronata da una vignetta che rappresenta episodi della vita del santo.
Per San Domenico: il santo riceve dalla Vergine la veste dell'Ordine e il papa sogna Domenico che sostiene il Laterano.
Per San Tommaso d'Aquino: lo vediamo inginocchiato alla destra dell'altare sul quale è il Crocifisso. Dal costato sgorga sangue nel calice e sanguinano anche le mani e i piedi del Cristo.
Nelle xilografia con Tommaso sono presenti le seguenti iscrizioni manoscritte:
ai piedi del santo :Sanctus Thomas doctor et virgo;
il testo scritto sulla pagina bianca del libro è: Invocavi et venit in me spiritus sapientie (Libro della Sapienza, 7:7);
il Cristo Crocifisso rivolge al santo questa frase: Bene scripsisti de me Thomas

PHOTOGRAPHS

type of material: fotografia digitale
ente proprietario: Washington, National Gallery of Art ©
notes: Creative Commons

BIBLIOGRAPHY

BIBLIOGRAPHY

Saffrey H. D., "Les images populaires de Saints Dominicains à Venise au XVe siècle et l'édition par Alde Manuce des "Epistole" de Sainte Catherine de Sienne", in Italia Medioevale e Umanistica, 1982, pp. 241-312, pp. 265-266

MOSTRE/ESPOSIZIONI

ENTRY'S AUTHOR

Urbini S., 2016
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0084, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/3623/stampa-3623.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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