ISCRIZIONI
tipologia: riferimento all'autore
tecnica di scrittura: a stampa
trascrizione: Opus Ja : / cobi . pp .
tipologia: nota manoscritta
tecnica di scrittura: a penna e inchiostro bruno
trascrizione: Ha / ris [?]
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: a stampa
trascrizione: AGNVS
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: a stampa
trascrizione: GLORIA IN ALTISSIMIS DEO
tipologia: sacra
tecnica di scrittura: a stampa
trascrizione: IHS
tipologia: documentaria
tecnica di scrittura: a penna e inchiostro bruno
trascrizione: G. Storck a Milano 1799. / Inv. N° 9066
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La stampa, nota per quanto ne sappiamo in esemplare unico, venne pubblicata per la prima volta nel 1987 da Jean Michel Massing come attribuibile a Jacopo detto l'Argentoratensis, un incisore proveniente da Strasburgo, attivo soprattutto a Venezia e noto per la produzione xilografica, in particolare per le stampe derivate da invenzioni di Benedetto Bordon. Nell'inventario museale pavese, redatto nel 1934 da Renato Sòriga, il foglio viene invece dato a tale Jacobus Papiensis (sulla base dell'iscrizione presente sulla stampa), altrimenti non noto, ma ritenuto di ambito pavese e forse riconducibile alla figura del tipografo Jacobus Paucidrapius o Pochidrappi o Pocatela, attivo tra 1490 e 1522. In seguito, il foglio venne ripreso in considerazione da Donata Vicini (1998) e riferito più genericamente ad un magistro a lignamine pavese che avrebbe intagliato un'invenzione di fattura più complessa, con ascendenze varie, anche peruginesche (per la Madonna).
Sulla base di studi più recenti è possibile approfondire le matrici della composizione, adducendo una probabile ispirazione nordica, forse anteriore a Durer, e probabilmente anche una matrice fiamminga, in particolare per il motivo del tetto coperto di paglia scomposta che lascia intravvedere le travi sottostanti, nonché lo sfondo architettonico con i due archi a tutto sesto, da ricondurre in ultima analisi alla Natività del Trittico di Santa Colomba di Rogier van der Weyden, conservato all'Alte Pinakothek e di Monaco (cfr. Salsi 2013).
Si aggiunge poi un ulteriore dato: una stampa con una composizione molto simile è conservata presso la Bibliothèque nationale de France (si veda la scheda relativa, ALU.0007), ed è stata pubblicata nel volume 161 del TIB dedicato ai German Single Leaf Woodcuts before 1500, come illustrazione di Schreiber n. 86 (Aldovini 2014, pp. 213-216), oltre che anche da Heitz (1934), in maniera più completa, e cioè riportando anche il margine inferiore, dove compare il testo di un'indulgenza attribuita a papa Sisto IV.
Il foglio pavese proviene dalla collezione di G. Storck e C. Del Maino (cfr. Lugt 2318-2319), come attestato dalla nota manoscritta al verso.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Pavia, Musei Civici ©
BIBLIOGRAFIA
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Baroni C., "Stampe lombarde del Rinascimento", in
Emporium, Milano, 1942, XLVIII, pp. 504-514, p. 511
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, p. 74
Massing J.M., "Jacobus Argentoratensis", in
Print Quarterly, 1987, pp. 297-298, pp. 297-298
Vicini D., "Jacopo da Pavia, Natività e annuncio ai pastori", in
Museo in rivista, 1998, I, p. 145, p. 145
Salsi C., "Un motivo presepiale di origine fiamminga: ricorrenze iconografiche e alcuni esempi seriali intorno al 'Presepe' di Trognano",
Studi in onore di Maria Grazia Albertini Ottolenghi, 2013, pp. 113-122, p. 118
Aldovini L., "Dal nord a Milano: stampe e stampatori tra Quattro e Cinquecento. Una panoramica degli scambi tra il Nord Europa e la stampa lombarda",
Cultura oltremontana in Lombardia al tempo degli Sforza (1450-1535), Roma, 2014, pp. 211-226, pp. 213-216, p. 243 n. 1
AUTORE DELLA SCHEDA
Aldovini L., 2016
Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0006, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/395/stampa-395.html