OGGETTO

definizione: foglio volante

SOGGETTO

identificazione: ALLEGORIA DELLA PRIMAVERA
titolo parallelo: ALLEGORY OF SPRING

LOCALIZZAZIONE

inv. 798.1.34

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, metà
1550 ante

AUTORE

ambito culturale: ambito veneto (incisore)
altre attribuzioni: ambito tedesco

EDITORI/STAMPATORI

Ostaus Giovanni, Notizie 1557-1567 (editore)
Venezia, 1550

DATI TECNICI

materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: di titolazione
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: caratteri romani maiuscoli
posizione: in alto
trascrizione: L'ALLEGRO TRIONFO DELLA PRIMA VERA

tipologia: didascalica
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: caratteri romani maiuscoli
posizione: in alto verso il centro
trascrizione: OVIDI.2.METAMORPH. / VERQ NOVVM STABAT CINCTVM FLORENTE CORONA.

tipologia: didascalica
lingua: latino
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: caratteri romani maiuscoli
posizione: nei cartigli o di fianco a ciascuna figurazione
trascrizione: VER // MARS // APRILIS // VER // MAIIVS // CVPIDO // DIONISIVS // OSTRIS // TRIPTOLEMVS // PLAVRESIS // CHARITES // ORPHEVS // MERCVRIVS // PAN // FLORA // PROFLVIVM / SANGVINIS // APOLLO // SANGVINEI // FONS / CABAIS / NVS // LIBER PATER // NOVEM MVSAE

tipologia: letteraria
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa tipografica
posizione: nella parte inferiore
trascrizione: Io, che tirata in carro trionfale/ D'Agnelli, Rondin' e giovenchi grati,/ Son quella, che da parte orientale/ Per mondi, piaggie, selve, colli, e prati,/ Spargo fior, herbe, et ogn'altr'animale/ Desto, suavi movendo, e dolci fiati./ Risuona'l cielo di grati concenti,/ Cantando gl'augelli con dolci accenti. // Marzo, che guida'l fiorito trofio/ Mercurio ha seco, le gratie, il silvano,/ Che suona, balla, canta con Orfeo./ Dionisio v'è, ch'al buon villano/ Insegna lavorar il vin, che feo/ Bacco, ch'al carro dall'allegra mano/ Purifica l'ingegno à temperati:/ Ammorba pleuresi gl'intemperati. // Aprile, e Maggio meno à tutte l'hore,/ L'un da virtù dall'infiammate corna/ Del Tauro, ch'orna di novel colore/ Il mondo, e di fioretti rive, adorna:/ Infiamma l'altro d'amoroso humore/ Con lor Apollo, Trirolemo aggiorna,/ Osiri, e le muse, donne, e cavalieri,/ Il mar adornan, campagne, e sentieri.







STEMMI, MARCHI

tipologia: timbro a inchiostro, di collezione
posizione: a sinistra
descrizione: Stemma e iscrizione "BRITISH MUSEUM" entro ovale
British Museum (Lugt 299)

vedi scheda stemma

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il foglio volante è concepito come un montaggio di testo e immagini con la funzione di calendario. Appartiene a una serie di quattro stampe, ognuno dedicata a una stagione, che costituiscono un calendario per gli anni 1550-1560 (Primavera, ALU.0143.1; Estate, ALU.0144.1; Autunno, ALU.0145.1; Inverno, ALU.0146.1). Il calendario viene stampato a Venezia dall'editore Giovanni Ostaus nel 1550.

La xilografia, una affollata processione di personificazioni, è un'allegoria della Primavera e dei mesi che la compongono. La Primavera viene rappresentata su un carro trionfale con Flora, preceduta da alcune figure mitologiche tra cui Pan, Orfeo e Mercurio, e seguita da Apollo con le muse. Nel paesaggio retrostante sono rappresentate varie attività umane associate a questo periodo dell'anno. Compare inoltre il riferimento alle Metamorfosi di Ovidio, con le parole che dedica alla stagione.
Nella parte inferiore del foglio sono stampati un componimento poetico, l'indicazione dei santi relativi ai mesi primaverili, il lunario e il calendario delle principali feste per gli anni 1550, 1551 e 1552.

L'allegoria appartiene a una serie di Quattro Stagioni, soggetti che hanno diffusione nella pittura e nella stampa manierista e che alludono allo scorrere del tempo e ai cicli della natura e dell'agricoltura, con le loro ricchezze e varietà.

Questo ciclo di xilografie, noto in diverse edizioni, riproduce fedelmente quello del maestro fiammingo ATP, datato 1537. L'unica versione completa nota della serie fiamminga si conserva al British Museum (nn. inv. E,9.196 – E,9.199 ; https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3040106&partId=1& ; https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3040173&partId=1& ; https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3040191&partId=1& ; https://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3040187&partId=1&).

David Landau ritiene che a intagliare la serie italiana sia uno xilografo veneziano e che sia stata impiegata per la prima volta nel calendario per gli anni 1550-1560, stampato nel 1550 a Venezia da Giovanni Ostaus, editore nordico attivo nella Serenissima e probabile importatore di questi modelli figurativi in Italia. L'unico ciclo completo dei quattro fogli di questo calendario, di cui fa parte l'opera oggetto di questa scheda, si conserva presso la British Library (ALU.0143.1, ALU.0144.1, ALU.0145.1, ALU.0146.1). Ciascun foglio vede nella parte superiore la xilografia di una delle stagioni, in quella centrale otto versi che la descrivono e in quella inferiore il calendario dei mesi con l'elenco dei santi patroni e il lunario relativo alla decade, sotto è stampato l'elenco dei santi relativi ai tre mesi che formano la stagione e in calce il lunario e il calendario delle festività principali, relativi a due o tre anni (nello specifico: Primavera, anni 1550-52; Estate, anni 1553-55; Autunno, anni 1556-58, Inverno, anni 1559-60; Landau 1986, p. 188).
David Landau nota delle affinità tra questo anonimo xilografo e Boldrini (in particolare con la sua Vecchia con bambino a cavallo, ALU.0193.1) e osserva la notevole qualità nell'intaglio di questa serie, nonché la fedeltà al modello fiammingo nei minimi dettagli, iscrizioni comprese.
Ostaus è un editore molto raffinato che dà alle stampe anche alcune xilografie da Salviati (ALU.0269, ALU.0270.1) e un libro di modelli per il ricamo di grande eleganza, forse dovuto allo stesso abile intagliatore delle stagioni (datato 1557, n. inv. 21.15.3(1-79), https://www.metmuseum.org/art/collection/search/354909 ; in proposito Urbini 2002, pp. 49-51).

Le matrici delle Stagioni vengono reimpiegate da Ostaus per il calendario stampato nel 1567 a Venezia per gli anni 1567-1577. Questo secondo calendario riprende fedelmente l'impostazione di quello della British Library: in ciascuno dei quattro fogli è impressa in alto la xilografia di una delle stagioni, segue il componimento poetico che descrive l'immagine, sotto sono stampati l'elenco dei santi relativi ai tre mesi che formano la stagione, in fondo il lunario e il calendario delle festività principali relativi a due o tre anni (nello specifico: Primavera, anni 1567-69; Estate, anni 1570-72; Autunno, anni 1573-75, Inverno, anni 1576-77). Anche i blocchi con la cornice decorativa a girali d'acanto impiegati della parte inferiore del foglio sono gli stessi. Di questa edizione sono noti due esemplari completi: uno alla Bibliothèque nationale de France (nn. inv. H105472-H105475) e uno al Rijksmuseum (ALU.0143.2, ALU.0144.2, ALU.0145.2, ALU.0146.2).

Le matrici con le stagioni, ancora in ottime condizioni, vengono riutilizzate alla fine del Cinquecento dall'editore Marco Claseri sempre a Venezia (dove è attivo tra 1597 e 1600). L'unico esemplare noto di questa edizione si conserva alla Bibliothèque nationale de France (ALU.0143.3, ALU.0144.3, ALU.0145.3, ALU.0146.3). Si tratta con ogni probabilità di un altro calendario che però è stato privato della parte inferiore, quella con il lunario e le festività. Non sono stati decurtati i versi sotto ogni xilografia che copiano quelli delle edizioni precedenti con l'aggiunta di due terzine finali (tranne nell'Estate che reca l'indicazione dell'editore). Anche i titoli sopra ogni stagione sono gli stessi delle edizioni di Ostaus: “IL TRIONFO DE LA FREDDA VERNATA”, “L'ALLEGRO TRIONFO DE LA PRIMAVERA”, “IL MATURO TRIONFO DE LA CALDA ESTATE”, “IL TRIONFO DEL FRUTTUOSO AUTUNNO”, comuni inoltre ad altre due serie di stagioni, probabilmente impiegate come questa per la produzione di calendari (cfr. ALU.0809, ALU.0810, ALU.0811, ALU.0812 e ALU.0813, ALU.0814, ALU.0815, ALU.0816).

David Landau cita inoltre due esemplari antichi delle xilografie al Kupferstichkabinett di Berlino (Estate e Autunno) e Campbell Dodgson una serie completa all'Ashmolean Museum di Oxford (Dodgson 1938, p. 13; questa serie è probabilmente ritagliata da un ulteriore calendario: reca gli stessi titoli sopra ogni composizione, ma stampati con l'inchiostro rosso e non nero come nelle edizioni descritte sopra).

Si conosce anche un certo numero di impressioni tarde di queste stagioni, databili al XVIII/XIX secolo. Una serie completa, che vede le matrici molto rovinate, si conserva presso la Raccolta Bertarelli, tra le carte Barelli. Esemplari sempre tardi, ma di migliore qualità si conservano alla Kunsthalle di Brema (ALU.0143.4, ALU.0144.4, ALU.0146.4; manca l'Autunno) e nella Raccolta Davoli presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (Primavera, n. inv. 13065, http://opac.provincia.re.it/reggioinc/document.aspx?TRG=MD&SRT=ATY&SID=37746&FWD=1&ORD=1&PGO=0).

Esistono poi alcune impressioni dell'Inverno dopo la falsificazione operata da Pietro Barelli che divenne proprietario di questa matrice xilografica, l'unica della serie, e vi inserì un'interpolazione con la firma di Gaspare Ruina. Un esemplare si conserva presso la Raccolta Bertarelli (ALU.0146.5), uno presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e uno nella Raccolta Davoli (n. inv. 13064, http://opac.provincia.re.it/reggioinc/document.aspx?TRG=MD&SRT=ATY&SID=37747&FWD=1&ORD=2&PGO=0). La matrice xilografica si conserva presso le Gallerie Estensi di Modena e presenta ancora l'interpolazione (ALU.0146-M).

Le quattro composizioni delle stagioni sono riferimento figurativo per due cicli pittorici. Il primo ispirato alle xilografie è dovuto a Lodevijk Toeput, detto il Pozzoserrato. Si tratta di quattro tele con questi soggetti, conservate in collezione privata veneziana e rese note da Luciana Larcher Crosato che le data intorno al 1584 (Larcher Crosato 1985, p. 127). Il secondo ciclo è invece ad affresco nella Casa Burchelati a Treviso, eseguito da un anonimo pittore della cerchia del Pozzoserrato nel nono decennio del XVI secolo. Questa versione più tarda riprende in maniera letterale le xilografie (Larcher Crosato 1985, pp. 127-128). Secondo Larcher Crosato il modello diretto di questi dipinti sono le stampe del maestro ATP, considerato però il successo editoriale delle copie veneziane è più probabile che siano state queste la fonte diretta.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: London, British Library ©

REPERTORI

, Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino, 1972-1976, X, p. 69 (G. Dillon)

BIBLIOGRAFIA

De Witt A., "Ancora di Gaspare Ruina", in Bollettino d'arte, 1937/1938, 3, Ser. 31, pp. 444-447, pp. 444-447 
http://www.bollettinodarte.beniculturali.it/opencms/multimedia/BollettinoArteIt/documents/1441965159988_05_-_Antony_De_Witt__p._444.pdf
Dodgson C., "Rare Woodcuts in the Ashmolean Museum-VII", in The Burlington Magazine for Connoisseurs, 1938, 73, No. 424 (Jul., 1938), pp. 4-5, 7-9, 12-14, 17, p. 13
Larcher Crosato L., "Di quattro stagioni del Pozzoserrato e la grafica fiamminga", Münchener Jahrbuch der Bildenden Kunst, 1985, pp. 119-130, 122-130
, I legni incisi della Galleria Estense. Quattro secoli di stampa nell'Italia Settentrionale, Modena, 1986, pp. 187-188 n. 233 (D. Landau)
, Fuoco Acqua Cielo Terra: stampe popolari profane della "Civica Raccolta Achille Bertarelli", Vigevano, 1995, p. 196 n. 172 (C. Alberici - A. Milano), p. 196
Urbini S., "Libri di modelli. Repertori per le arti decorative del Rinascimento", La Collezione Gandini. Merletti, ricami e galloni dal XV al XIX secolo, Modena, 2002, pp. 49-51

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Piazzi M.L., 2020
Piazzi M.L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0143.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/43229/foglio-volante-43229.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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