OGGETTO

definizione: stampa
identificazione: elemento d'insieme

SOGGETTO

identificazione: RITRATTO DI BARBAROSSA
titolo parallelo: PORTRAIT OF BARBAROSSA

LOCALIZZAZIONE

Firenze, Gallerie degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe
inv. Stampe sciolte, n. 7

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, seconda metà
1540 ca. - 1550 ca.

AUTORE

ambito culturale: ambito veneziano (inventore)

DATI TECNICI

xilografia; mm 364 x 270
materia del supporto: carta

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

interventi conservativi: Strappo nell'angolo inferiore destro

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: indicazione di responsabilità
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: in basso, sotto l'immagine
trascrizione: SOLTAN CHARADI DITTO/ BARBA ROSSA RE DALGERI










STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Barbarossa è raffigurato di profilo, con la bocca socchiusa e la mano aperta (e un anello nel pollice), quasi fosse in dialogo con un interlocutore di fronte a lui. Spesso questi ritratti -più o meno immaginari- nascevano come pendant, o in serie, e non possiamo escludere che sia stato così anche per quello del pirata. Indossa un voluminoso turbante composto dal fez, che si intravede sulla sommità, e dalla ricca fascia avvolta. Sopra l'armatura porta una veste di cui si vede il collo risvoltato, con lo stesso disegno damascato della corazza. Tracce del bordo nero dell'incorniciatura.
La xilografia raffigura dunque Khayr al-Dīn Barbarossa (Mitilene, 1478 circa – Costantinopoli, 1546), uno dei più grandi e spietati condottieri della prima metà del Cinquecento: pirata, signore di Algeri dal 1513, ammiraglio della flotta ottomana dal 1533. Devastò le coste italiane e l'intero mediterraneo con feroci incursioni che lo resero ricchissimo. Nel 1534 tentò di rapire Giulia Gonzaga Colonna per farne dono a Solimano il Magnifico. Nel 1543, all'età di 77 anni, rapisce e sposa la diciottenne Flavia Gaetani, figlia del Governatore di Reggio Calabria. Andrea Doria, al servizio dell'Imperatore Carlo V, lo fronteggiò più volte.
Le peculiarità dell'intaglio, apprezzabili soprattutto nel volto e nella barba, ci permettono di identificare l'autore della xilografia in Giovanni Britto. Il confronto con una delle sue poche xilografie certe, il ritratto di Carlo V (ALU.0274.1), conforta questa ipotesi. Si noti inoltre, nelle due xilografie, l'identica forma della targa sulla quale è scritto il nome dell'effigiato.
Esiste un'altra effige di Barbarossa che sembra derivare –sebbene con varianti e di più scadente qualità- da quella oggetto di questa scheda: se ne conservata la matrice nel Fondo Soliani delle Gallerie Estensi (ALU.0279-M).

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2021
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0494.2, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/49456/stampa-49456.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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