OGGETTO

definizione: foglio volante

SOGGETTO

titolo parallelo: Invective against Pope Paolo IV

PROVENIENZA

DATAZIONE

sec. XVI, terzo quarto
1555 post - 1558

AUTORE

  • Anonimo (inventore, incisore)
ambito culturale: ambito friulano-istriano

DATI TECNICI

xilografia; mm 237 x 155; mm 400 x 370
materia del supporto: carta

STATO DI CONSERVAZIONE

discreto
indicazioni specifiche: Strappi nella parte inferiore che non compromettono la leggibilità del testo

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

trascrizione: Il testo del foglio volante è leggibile nelle foto in allegato










STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

L’Archivio di Stato di Venezia conserva un foglio volante che contiene una violenta invettiva contro il grande inquisitore Paolo IV Carafa, al soglio per quattro anni, dal 1555 fino alla morte nel 1559 (Miscellanea atti diversi manoscritti, b. 134, fasc. 5). Il testo è accompagnato, sulla destra, da una bella xilografia che raffigura il papa in armatura mentre sferra un colpo con la spada. Incede verso la sinistra di chi guarda e si volta nell’atto di colpire un nemico invisibile alle sue spalle. Invece dell’elmo indossa la tiara, a scanso di equivoci sulla sua identità. Il pettorale porta inciso a rilievo il muso di un leone, e anche le cubitiere e i ginocchielli sono ornati con volti ferini. L’inconsueta immagine papale è commentata in apertura del testo. “Nel primo aspetto parerà cosa mal convenevole, che si abbia depinto Papa Paolo IIII in forma di homo robusto, armato, e terribile, essendo egli decrepito, come una pecora, e che non vide mai ne guerra, ne arme di forte veruna. Ma si è voluto rappresentare la ferocità, la crudeltà, e terribilità non del suo corpo, ma del suo animo contra tutti quei che fanno di professione di volersi per un tantino dipartire dalla bastardissime dottrine della sua sinagoga Romana per accostarsi a quella legittima, e natia, che il figlioul di Dio Giesu Cristo Signor nostro….” Il foglio volante deve essere stato stampato fra il 1555, anno dell’elezione del papa, e il 1558, anno di morte di Carlo V, nominato nel testo. Vengono citati anche altri personaggi, tra i quali Giovanni Morone, processato per volere di Paolo IV tra il 1557 e il 1559, e il cardinal Ippolito d’Este, che il Carafa accusò di simonia. Per individuare l’autore del testo e comprendere il suo contenuto ci siamo rivolti al professor Adriano Prosperi, che ringraziamo sentitamente. Il professor Prosperi ha riconosciuto nello stile del testo del foglio volante lo stesso “dei tanti libretti che il vescovo di Capodistria Pier Paolo Vergerio compose dopo avere lasciato la sua diocesi e dopo avere assistito a Padova alla morte disperata del calvinista Francesco Spiera, che aveva abiurato le sue idee calviniste e si era convinto di avere commesso il peccato contro lo Spirito per il quale non c'era perdono” (per il caso Spiera si veda A. Prosperi, L'eresia del Libro grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta, Milano 2001). Il professor Prosperi ha anche individuato il ‘libretto’ citato nel testo del foglio volante: è il "Consilium delectorum cardinalium et aliorum praelatorum de emendanda ecclesia" presentato a Paolo III nel 1536 e poi stampato più volte anche come documento d'accusa e testimonianza delle colpe della chiesa di Roma riconosciute dai suoi stessi membri. Era stato sottoscritto anche da Gian Pietro Carafa. Nel Fondo Savi all’Eresia dell’Archivio di Stato di Venezia sono presenti diversi processi a Pier Paolo Vergerio (dal 1544 al 1563): forse questa invettiva era allegata a uno dei processi e poi, vista la sua natura particolare, è stato scorporato per esporlo. Sul risvolto della busta in cui ora è contenuto, è presente la precedente segnatura ‘olim Margherita XC (24)”: il foglio era esposto nell’allestimento museografico di fine Ottocento dell’Archivio di Stato, nella sala Regina Margherita. Lo conferma l’antico catalogo manoscritto della sala espositiva, dove il pezzo in questione viene menzionato al numero 24: già ai tempi dell'allestimento della sala (ossia alla fine dell'Ottocento) l'originaria provenienza del pezzo non era più nota (ringraziamo il dottor Salvatore Alongi dell’Archivio di Stato per il supporto nella ricerca). Vista l'estrema mobilità di Vergerio negli anni durante i quali potrebbe essere stata pubblicata questa invettiva, ovvero dal 1555 al 1558, non è possibile stabilire con certezza il luogo di pubblicazione del foglio. "Nel marzo del 1558 Vergerio volle tornare ad agire in prima persona sulla situazione italiana e rientrò in incognito nelle terre della sua giovinezza, percorrendo il Friuli dalle Alpi al mare e distribuendo libelli protestanti" (Lucio Biasiori, Dizionario biografico degli italiani). Potrebbe darsi quindi che il foglio sia stato pubblicato a quel tempo nei territori del nord est della Repubblica veneziana. Ma chi era l'artista che ha 'depinto', come recita il testo, l'immagine del papa guerriero? Se l'ipotesi che il foglio sia stato stampato tra il Friuli e l'Istria è corretta - e lo stile della xilografia sembra confermarlo-, deve essere un artista di quelle terre, un artista al quale per ora non possiamo dare il nome, che condivideva le posizioni 'eretiche' di Vergerio. Il foglio cinquecentesco, nella busta in cui ora è ora contenuto, è accompagnato da un giornale intitolato La Costanza ( 29 agosto 1896) che presenta in copertina la riproduzione della xilografia del papa guerriero e all’interno la trascrizione del foglio volante con un commento a cura di Vincenzo Bellondi, che si dichiara direttore-proprietario del giornale. Bellondi era pastore battista e fu osteggiato per le sue posizioni sia dal papato che dagli austriaci https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=79489&RicProgetto=personalita. Dedicò un libro alle sue ricerche all’Archivio di Stato di Venezia, Documenti e aneddoti di storia veneziana (810-1854) tratti dall’Archivio de’ Frari, Firenze 1902 https://archive.org/details/documentieaneddo00belluoft/mode/2up


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Archivio di Stato di Venezia ©

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Prosperi A., "L'eresia del Libro grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta", Milano, 2001

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Urbini S., 2021
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1072, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/51541/foglio-volante-51541.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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