ISCRIZIONI
tipologia: indicazione di responsabilità
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: lettere capitali romane
trascrizione: Particularis et vera descriptio/ plateae sancti sepulchri M.D./ Petrum de Garate militem hiero/ solymitanum, ornatu, et diligen/ tia Dominici Delle Greche Venet./ pict. descripta. M.D. XLVI cum/ gratiis s.d.n.p. pav. III.et uf/ net. senatus.
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: capitale
trascrizione: P; O; L; T
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Domenico delle o dalle Greche era sia inventor (disegnatore-pittore) che editore di xilografie (non risulta che abbia intagliato). È sua l'iscrizione nella Sommersione del Faraone datata 1549, ovvero il secondo stato della celeberrima xilografia monumentale di Tiziano.
Chiede un privilegio nel 1546 per pubblicare una serie di disegni colorati, da lui realizzati, raffiguranti le città della Palestina (eseguiti dal vero durante un pellegrinaggio, probabilmente).
Rimangono alcune xilografie tratte dalle vedute disegnate nel corso del viaggio in Terrasanta, a cominciare da questa Veduta della piazza del S. Sepolcro, accurata rappresentazione prospettica popolata da gruppi di pellegrini e personaggi di diverse confessioni, che reca un'iscrizione con i nomi dell'artista e del committente, Pedro de Zarate, la data 1546 e il riferimento ai due privilegi ottenuti. Le lettere P ed L indicano i venti di ponente e levante, T e O tramontana e ostro.
Jacob Clauser ha copiato la veduta del Santo Sepolcro per la Cosmografia di Münster, inserendola fra le vedute di città a doppia pagina che sostituiscono le immagini di fantasia della prima edizione. In questo caso Clauser ha disegnato all'interno della veduta della città la chiesa del Santo Sepolcro, inclinata di 90 gradi (Bier 1937).
Altre xilografie della serie vengono inserite come illustrazioni nel seguente libro: O. Préfát di Wilkenau, Itinerarium Praga Venetias, et inde per mare in Palestinam, id est, Iudaeam et Terram Sanctam. Hierosolymam ad Sepulchrum Domini. Viene pubblicato per la prima volta a Praga nel 1547 ma sembra che le xilografie vengano inserite nell'edizione del 1563 (esemplare online della Biblioteca Nazionale di Praga https://aleph.nkp.cz/F/?func=direct&doc_number=000043980&local_base=STT).
Michael Bury, che ringraziamo, ci ha segnalato la relazione fra questa xilografia e quella con lo stesso soggetto presente in Bernard von Breydenbach, Peregrinatio in Terram Sanctam, Mainz, 1486.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Francoforte, Staedel Museum ©
BIBLIOGRAFIA
Bier E., "Unbekannte Arbeiten des Domenico Delle Greche", in
Maso Finiguerra, Milano, 1937, pp. 206-218, II, pp. 206-218
Witcombe, Christopher L. C. E.,
Copyright in the Renaissance: Prints and the Privilegio in Sixteenth-Century Venice and Rome, Leiden, 2004, pp. 245-246
AUTORE DELLA SCHEDA
Urbini S., 2022
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0495.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/52769/stampa-52769.html