ISCRIZIONI
tipologia: nota manoscritta
tecnica di scrittura: a penna e inchiostro bruno
posizione: in alto verso il centro
trascrizione: 207
tipologia: didascalica
tecnica di scrittura: a stampa
posizione: lungo i tondi con i busti dei personaggi
trascrizione: PAT IEROSOLIMI TANO // PAT COSTANTINO POLITANO // SAN IOANNES CHRYSOSTOMVS // SANCTVS BASILIVS // PAT ANTI OCHENO // PAT ALEX ANDRINO // SANCTVS ATTANASIVS // S. GREGORIVS NAZANZIENVS
NOTIZIE STORICO-CRITICHE
La stampa costituiva la coperta di un libro.
Ciascuno dei due piatti di cui si compone presenta un tondo centrale e altri quattro più piccoli agli angoli. Nella parte destra, al centro Gesù caccia i mercanti dal tempio, e nei tondi agli angoli figurano i quattro patriarchi della Chiesa orientale (Giovanni Crisostomo, Basilio, Atanasio, Gregorio Nazianzeno). Nella parte sinistra, al centro la cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden, e agli angoli i grandi patriarcati della stessa chiesa orientale (Antiocheno, Alessandrino, Gerosolimitano, Costantinopolitano).
Questa xilografia costituiva la coperta di un libro, un manoscritto in pergamena miniato risalente al XV secolo, con la traduzione italiana della 'Tabula Cebetis' di Niccolo Maria d'Este vescovo di Adria. Il manoscritto è tuttora conservato alla British Library (inv. BL, Add. ms. 22, 331).
Secondo taluni studiosi questa coperta londinese doveva essere relativa alla copia donata a Ercole I d'Este duca di Ferrara nel 1498, e Sonia Cavicchioli collega addirittura i soggetti raffigurati con i contenuti della Tabula Cebetis, ma Hobson (2005) non concorda e fa notare che solitamente i volumi destinati a tali personaggi avevano la copertina in seta o velluto. Inoltre il numero ‘207' apposto a penna e inchiostro bruno fa riferimento numero di copie già presenti nel negozio del libraio. Questa legatura sarebbe dunque stata applicata al volume citato sopra solo successivamente, probabilmente nell'Ottocento (almeno ante 1858).
Sulla base della sua iconografia, si presume che il libro cui venne originariamente destinata questa coperta fosse relativo alla liturgia bizantina, probabilmente stampato a Venezia.
Sono noti altri due esemplari di questa legatura: uno, staccato come questo di Londra, conservato a Berlino; un altro costituisce la coperta di una raccolta di opere di Savonarola stampata a Venezia tra 1512 e 1517.
Gli studiosi hanno attribuito questa legatura ad ambito veneziano databile intorno al primo decennio del Cinquecento (ma cfr. Miriam Foot in 'British Library Journal' VII 1981, p. 13 ipotizza circa 1535).
Per altri esempi, di ambito ferrarese, si veda la bibliografia.
BIBLIOGRAFIA
Hind A.M.,
An Introduction to a History of Woodcut, London, 1935, p. 74
Sander M.,
Copertine italiane illustrate del Rinascimento, Milano, 1936, tav. VIII
Hobson A., "Woodcut wrappers", in
Syntagma, Revista del Instituto de Historia del Libro y de la Lectura, 2005, I, pp. 23-37, pp. 27-28, fig. 8