Institute of Art History / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OBJECT

definition: stampa

SUBJECT

: Three flying angels holding a crown
title: Tre angeli in volo che stringono una corona

PROVENIENZA

DATE

sec. XVI, secondo quarto
1530 ca. - 1535 ca.

AUTHOR

ambito culturale: padano (incisore)

TECHNICAL DATA

chiaroscuro; mm 280 x 288 ca.,
medium material: carta

CONSERVATION

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTORATIONS

INSCRIPTIONS

type of material: documentaria
language of the material: latino
writing technique: a stampa
fonts: capitale
position: nell'angolo a sinistra della balaustra
transcription: IV. R. ĪVE.










STEMMI, MARCHI

HISTORICAL INFORMATION

Il ciclo delle Storie della Vergine nella volta dell’abside del Duomo di Verona fu commissionato a Giulio Romano dal vescovo Matteo Giberti nel 1534. Giulio realizzò i disegni e i cartoni ma, essendo assorbito dalle commissioni gonzaghesche, demandò l’esecuzione degli affreschi al pittore veronese Francesco Torbido. Il ciclo comprende nella volta la Nascita della Vergine e la Presentazione della Vergine al Tempio, inframmezzate da Tre angeli in volo che portano una corona; nella lunetta l’Annunciazione e nel catino absidale l’Assunzione della Vergine. Dei primi tre soggetti esistono le trasposizioni in chiaroscuro: ALU.1058.1, ALU.1060, ALU.1059. Si tratta di stampe pregevoli, di ragguardevoli dimensioni, ammirate da Bartsch, pubblicate in facsimile da Servolini, ma poi un po’ cadute nel dimenticatoio. I tre chiaroscuri in questione (la Nascita della Vergine e la Presentazione al Tempio a due legni, i Tre angeli in volo a tre legni, tutti nei toni del seppia, scuro e chiaro), sono – comme il faut – nello stesso verso degli affreschi. I primi due presentano alcuni particolari risolti in modo differente rispetto agli affreschi, entrambi nelle parti superiori di destra (per chi guarda): nella Nascita della Vergine manca la finestra, nella Presentazione al Tempio c’è un angelo che versa dell’acqua da una brocca per spegnere il candelabro a sette braccia. Dei Tre angeli in volo che portano una corona rimane il disegno preparatorio, al Louvre, che coincide sia con l’affresco che con il chiaroscuro. È difficile che un particolare bello come l’angelo che spegne il candelabro nella Presentazione al Tempio sia stato inventato dallo xilografo: egli dovette quindi avere a disposizione – oltre al disegno dei Tre angeli in volo –, anche quelli delle altre due composizioni, ma in una versione non esattamente identica alle versioni affrescate. Solo della Nascita della Vergine esiste la traduzione a bulino (Massari 1993, n. 177): è di qualità mediocre, in controparte rispetto all’affresco, con la poco credibile aggiunta di alte fiamme che salgono dal braciere: evidentemente in questo caso, la versione su legno precede quella su metallo. Achim Gnann (2013) ha attribuito l'intaglio di questo gruppo di chiaroscuri a Nicolò Boldrini, del quale però non sono noti contatti mantovani e giulieschi. Per ora si è scelto di mantenere l'attribuzione a un anonimo incisore. Di questa stampa Servolini segnala esemplari anche a Chatsworth e Washington.


PHOTOGRAPHS

type of material: fotografia digitale
ente proprietario: Vienna, Albertina ©

BIBLIOGRAPHY

BIBLIOGRAPHY

Servolini L., Ugo da Carpi. I chiaroscuri e le altre opere, Firenze, 1977, tavv. XXV, XXVI, XXIX
Massari S., Giulio Bonasone, Roma, 1983, n. 177
Gnann A., In Farbe! Clair-obscur-Holzschnitte der Renaissance - Meisterwerke aus der Sammlung Georg Baselitz und der Albertina in Wien, Monaco, 2013
Urbini S., "Una Fuga in Egitto e altre incisioni da Giulio Romano in Valpadana", in Ricerche di Storia dell'Arte, Roma, 2022, 37-52

MOSTRE/ESPOSIZIONI

ENTRY'S AUTHOR

Urbini S., 2022
Urbini S., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1059, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/53159/stampa-53159.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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