Chiaroscuro a tre legni, marrone e ocra. All’interno di un mattone, in basso a destra, è presente la firma “ND B” e la data 1544, in basso al centro l’iscrizione “RAPH. VRB. INVEN.”.
Sullo sfondo delle rovine dell’antica Roma, tra le quali spicca inconfondibile il Colosseo, si sviluppa in primo piano, come un fregio, l’uccisione dei bambini maschi voluta da Erode, narrata nel Vangelo di Matteo (2:16-18). Il soggetto della stampa del Monogrammista ND B, del quale non si conosce il disegno preparatorio, è strettamente correlato agli arazzi della Scuola Nuova in Vaticano, raffiguranti scene della Vita di Cristo e intessuti nella bottega di Pieter van Aelst a Bruxelles tra il 1524 e il 1531 (Campbell, Karafel 2002): l’episodio della Strage degli innocenti (Musei Vaticani, inv. MV.43863.0.0; inv. MV.43864.0.0; inv. MV.43865.0.0), distribuito su tre arazzi separati e autonomi, differisce dal chiaroscuro per lo sfondo e per la scena raffigurata sull’arazzo di sinistra – quella con il soldato che, chinato, afferra con la mano sinistra la caviglia del bambino e con la destra brandisce un coltello – raffigurata in controparte rispetto alla stampa.
Nonostante l’iscrizione “RAPH. VRB. INVEN.”, la responsabilità di Raffaello e dei suoi allievi nel progetto degli arazzi è argomento dibattuto. Sulla base dei disegni superstiti correlati alla Strage degli innocenti, che condividono con il chiaroscuro il particolare del soldato che afferra il bambino rivolto verso il centro della composizione – quindi rovesciato rispetto all’arazzo – Gnann (Gnann 2013) ha ipotizzato l’esistenza di un disegno preparatorio di Raffaello per un unico arazzo, da cui deriverebbero la stampa e i disegni. La divisione in tre parti autonome, dalla quale ebbe origine il fraintendimento che portò a intessere l’arazzo con il soldato al rovescio, risale probabilmente a una seconda fase progettuale, forse determinata da esigenze legate allo spazio a cui erano destinati gli arazzi, svoltasi sotto la direzione degli allievi. Per lo studioso la paternità dell’invenzione spetterebbe a Raffaello in virtù della complessità dei movimenti– ad esempio la donna che cerca di proteggere il bambino dal già citato soldato – delle analogie con il Passaggio del Mar Rosso nelle Logge, ravvisabile nell’enfasi dei gesti e delle pose, e della ripresa di elementi della Strage degli innocenti incisa da Marcantonio Raimondi (per la versione a chiaroscuro di questa stampa si veda ALU.0951.1). Lo sfondo del chiaroscuro, che si presenta diverso da quello degli arazzi, non ricorre in nessun disegno e, sempre secondo Gnann, non sarebbe frutto di una rielaborazione autonoma dell’intagliatore; recentemente Jenkins (Jenkins 2017, vol. III, p. 288), che riconosce negli elementi dello sfondo e nel trattamento delle figure umane i modi di Luca Penni, ha proposto quest’ultimo come autore del disegno preparatorio di questo chiaroscuro.
Oltre alla Strage degli innocenti, altri quattro chiaroscuri recano il monogramma ND B (ALU.1104.1, ALU.1105.1, ALU.1106.1 e ALU.1107.1). Tuttavia, sulla base di affinità stilistiche, Karpinski (Karpinski 1976) ha attribuito allo sconosciuto monogrammista anche due chiaroscuri firmati NB (ALU.1108.1 e ALU.1110.1) e quattro chiaroscuri non firmati (ALU.1109.1, ALU.1111.1 e ALU.1112.1; l'attribuzione di ALU.0943.1 non è più accettata). Grazie all’iscrizione “BONONIAE” sull’esemplare di Uomo con le braccia alzate conservato presso la Bibliothèque nationale de France (ALU.1112.1), la studiosa ha ricondotto l’artista all’ambito bolognese, identificando la B dei monogrammi ND B e NB come un probabile riferimento alla città di Bologna. Jenkins (Jenkins 2013), pur concordando sulle origini italiane dell’intagliatore, ha dimostrato attraverso uno studio delle filigrane e delle caratteristiche della carta dei chiaroscuri che egli operò a Fontainebleau. La filigrana presente in questo foglio e nella maggior parte degli esemplari della Strage superstiti rappresenta lo stemma di Troyes con le iniziali IP (Briquet, 1048; Jenkins 2013, p.134 e Jenkins 2017, vol. III, p. 288). Anche il processo di stampa indica la provenienza da Fontainebleau: si può notare come in molti punti i blocchi tonali non coincidano perfettamente con le linee di contorno del legno chiave (Jenkins 2017, vol. I, p. 39); tali imperfezioni, dovute ad un’errata registrazione dei blocchi, sono coerenti con il contesto bellifontano negli anni Quaranta del XVI secolo, in cui prima dell’arrivo del Monogrammista ND B il chiaroscuro sembra essere una tecnica sconosciuta (Jenkins 2013, p. 139). L’iscrizione, stampata con la stessa tecnica utilizzata per l'impressione dei titoli dei libri, inoltre, suggerisce una connessione con la legatoria stabilitasi nella corte francese nel 1544 (Jenkins 2017, vol. I, p. 39).
Secondo Marinovic (Marinovic 2019, pp. 125-127) nell’evoluzione dello stile del monogrammista si può leggere un progressivo avvicinamento agli effetti dell’acquaforte, tecnica in voga nel centro francese, ravvisabile in una maggiore attenzione ai dettagli, ascrivendo così la Strage degli Innocenti, con le due stampe raffiguranti Giochi di putti (ALU.1104.1 e ALU.1105.1), alla produzione matura del maestro. A tal proposito, va segnalato che Jenkins (Jenkins 2017, vol. I, pp.39-41) riconduce la maggior ricercatezza di tali stampe alla collaborazione con Luca Penni.
Tra tutti chiaroscuri del Monogrammista, la Strage degli innocenti è quello di cui si conservano più esemplari, testimonianza della diffusione che conobbe la stampa. È significativo il fatto che, a differenza degli altri chiaroscuri, si conservino anche tirature dal solo legno chiave, importanti per chiarire il metodo di lavoro dell’intagliatore: egli affida al legno chiave tutti gli elementi principali della composizione, il blocco tonale più scuro concorre a modellare le figure, mentre quello più chiaro copre quasi tutto il foglio, lasciando solo alcune lumeggiature tratteggiate (Marinovic 2015, pp. 10-11).
Disegni che sono stati messi in relazione con gli arazzi e il chiaroscuro
Haarlem, Teyler Museum, A 85 a https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-085a-kindermoord-te-bethlehem ; A 85 b https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-085b-kindermoord-te-bethlehem; A 85 c https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-085c-kindermoord-te-bethlehem; A 86 a https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-086a-kindermoord-te-bethlehem; A 86 b https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-086b-kindermoord-te-bethlehem; A 86 c https://www.teylersmuseum.nl/en/collection/art/a-086c-kindermoord-te-bethlehem
Londra, British Museum Pp, 1.79 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_Pp-1-79
Altri esemplari Tre legni:
Boston, Museum of Fine Arts, 1975.528 https://collections.mfa.org/objects/174519/the-massacre-of-the-innocents; K23 https://collections.mfa.org/objects/128629/the-massacre-of-the-innocents
New York, Metropolitan Museum of Art, 17.50.7 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/419437
Oxford, Ashmolean Museum, WA1863.5496 https://collections.ashmolean.org/object/745504; WA1863.5497 https://collections.ashmolean.org/object/745505
Vienna, Albertina, DG2002/274 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/274]&showtype=record; DG2002/275 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/275]&showtype=record
Windsor, Royal Collection, 853226 https://www.rct.uk/collection/853226
Bakewell, Chatsworth House, Vol 4, fol.8
Berlino, Kupferstichkabinett, 973-301
Brema, Kunsthalle, Inv. 34202
Francoforte, Städel Museum, inv. 33945
Parigi, Bibliothèque nationale de France, EA-26 Boîte FOL (Monogrammiste NDB), 3 esemplari
ark:/12148/btv1b53250244h
ark:/12148/btv1b53250244h
ark:/12148/btv1b53250262f
Parigi, École nationale supérieure des beaux-arts, est. mas. 71
Parigi, Fondation Custodia,1974- P24
Solo legno chiave:
Boston, Museum of Fine Art, 1975.528 https://collections.mfa.org/objects/174519/the-massacre-of-the-innocents; K22 https://collections.mfa.org/objects/128628/the-massacre-of-the-innocents
Londra, British Museum, W, 4.6 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_W-4-6
New York, Metropolitan Museum of Art, 22.74.3 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/419438
Vienna, Albertina, DG2002/276 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/276]&showtype=record
Windsor, Royal Collection, 853327 https://www.rct.uk/collection/853227
Parigi, Bibliothèque nationale de France, EA-26 Boîte FOL (Monogrammiste NDB) ark:/12148/btv1b532502610