OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: Holy Family with Saint Anne
titolo: Sacra Famiglia con sant'Anna

LOCALIZZAZIONE

Boston, Museum of Fine Arts, Prints and Drawings

PROVENIENZA

data uscita: 1975

DATAZIONE

XVI, secondo quarto
1538 post

AUTORE

ambito culturale: ambito bolognese e francese (incisore)

DATI TECNICI

chiaroscuro; mm 235 x 192
materia del supporto: carta

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Chiaroscuro in tre blocchi, nero e due tonalità di marrone rossiccio. II stato. In basso a sinistra, vicino alla mano di san Giuseppe, è presente la firma “ND B”.



Il presente chiaroscuro del Monogrammista ND B (per le notizie sull’intagliatore si veda ALU.1103.1) raffigura il Cristo Bambino seduto in grembo alla Vergine, colto nel tentativo di afferrare il frutto che una figura maschile seminuda, identificata come san Giuseppe, tiene nella mano sinistra; sulla destra del foglio, un’anziana donna dalle guance scavate tende il braccio sinistro verso il Bambino. Tale figura femminile è stata tradizionalmente identificata come santa Elisabetta (Bartsch 1811), ma la sua età e l’assenza del san Giovannino rendono più plausibile l’ipotesi che si tratti di sant’Anna (Carroll 1987, pp. 360-361).



La composizione del chiaroscuro è registrata, in controparte, anche in un bulino di un incisore anonimo (Robert-Dumensnil, VIII.20.7) e in un disegno riconosciuto come una copia da un originale di Rosso Fiorentino, conservato presso la collezione dei Musei Civici di Milano (Barocchi 1950, p. 224; Carroll 1976, D.53). L’ipotesi di Carroll, accettata anche da Marinovic, è che questi tre fogli, che, pur raffigurando lo stesso soggetto, presentano alcune variazioni, derivino dallo stesso disegno perduto del Rosso (Carroll 1987, p. 360; Marinovic 2015, pp.31-32). La datazione di tale disegno al 1538-1540 proposta da Carroll (Carroll 1976, vol. II, pp.434-435) sulla base delle affinità stilistiche della copia di Milano con opere coeve dell’artista – ad esempio la Pietà del Louvre –, ha permesso di individuare un termine post quem per il chiaroscuro (Marinovic 2015, pp. 49-50 e Marinovic 2019, p. 126).



Le figure un po’ sgraziate e piatte, che occupano quasi interamente lo spazio del foglio, sono analoghe a quelle di Madonna con il Bambino e santi (ALU.1106.1), ma la maggiore spigolosità e segmentazione delle linee di contorno rispetto a quest’ultima sembrano suggerire una scarsa padronanza della tecnica da parte dell’intagliatore, e quindi una datazione leggermente più alta (Marinovic 2015, p. 50). A far propendere verso la collocazione di queste due opere agli inizi dell’attività del monogrammista, concorre anche l’esistenza di analoghi secondi stati, più elaborati nei dettagli rispetto ai primi stati, a cui l’intagliatore ha apposto il monogramma “ND B”. Nel caso del secondo stato di Sacra Famiglia con sant’Anna l’intagliatore rimuove alcune linee di contorno e affida maggiormente ai blocchi tonali la modellazione delle figure, come si può evincere dai riccioli del Bambino, dal libro sorretto da Maria e dai panneggi (Jenkins 2017; Marinovic 2015, pp. 30-31). Il fatto che questi due chiaroscuri siano stati prodotti con un processo di stampa analogo è testimoniato, inoltre, dai rispettivi primi stati, che presentano sbavature prodotte da un inchiostro particolarmente liquido (Jenkins 2017).



Va segnalato che per entrambi gli stati di Sacra Famiglia con sant’Anna si conservano esemplari in cui le figure sono poste entro una cornice (ALU.1107.2), ed esemplari – come il foglio conservato a Boston qui catalogato – in cui la cornice è stata ritagliata (Jenkins 2017). Per il secondo stato, inoltre, si registrano due varianti: nella prima il monogramma è inciso sia sul blocco tonale più chiaro – vicino alla mano del san Giuseppe – che sul blocco tonale più scuro – a sinistra, vicino al margine inferiore del foglio – (ALU.1107.3), mentre nella seconda variante esso è presente nel solo blocco tonale più chiaro. Karpinski (Karpinski, 1976), che non conosceva lo stato senza monogramma e aveva identificato le varianti appena descritte come due differenti stati, ipotizzava che quello con il doppio monogramma precedesse l’altro; al contrario Marinovic (Marinovic 2015, p.31), basandosi sullo stato di usura delle matrici nelle diverse impressioni, sostiene che il monogramma sul legno tonale più scuro sia stato inserito solo in un secondo momento, quando il monogramma più chiaro non era più facilmente leggibile.



Benchè secondo Marinovic (Marinovic 2019, p.126) il ritmo di aree bianche che caratterizza questo chiaroscuro sia stilisticamente vicino ai modi di Antonio da Trento nel Narciso (ALU.0958.1), la filigrana raffigurante un piccolo cerchio (Briquet, 2926 e 2927), individuata da Jenkins nell’esemplare conservato a New York (Metropolitan Mueseum, inv. 58.636), colloca la produzione di questo chiaroscuro alla corte di Fontainebleau (Jenkins 2013, p. 134).



Incisione a bulino di medesimo soggetto



Londra, British Museum, W,3.122 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_W-3-122



 



I STATO



Londra, British Museum, W,4.27 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_W-4-27



Bakewell, Chatsworth House, vol IV, fol. 23



Parigi, Bibliothèque nationale de France, BD-5-FOL



Parigi, École nationale supérieure des beaux-arts, Est. Mas. 43



II STATO



Londra, British Museum, 1874,0808.186 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_1874-0808-186



New York, Metropolitan Museum of Art, 28.15.11 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/410103; 58.636 https://www.metmuseum.org/art/collection/search/419440



Vienna, Albertina, DG2002/377 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/377]&showtype=record; DG2002/378 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/378]&showtype=record



Parigi, Bibliothèque nationale de France, BA-12 (1)-FOL Réserve EA-26 (A)-FOL ark:/12148/btv1b53250127n



Kirk Edward Long Collection



Francoforte ,Städel Museum, inv. 33950


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
autore: Silvia Urbini
ente proprietario: Boston, Museum of Fine Arts ©

REPERTORI

Bartsch A., Le peintre graveur, Vienne, 1803-1821, v. XII, p.59, 17
Karpinski C., The Illustrated Bartsch 48. Italian chiaroscuro woodcuts, New York, 1983, p.78

BIBLIOGRAFIA

Barocchi P., Il Rosso Fiorentino, Roma, 1950
Karpinski C., "Le maitre ND de Bologne", Nouvelles de l'estampe, Paris, 1976, 23-27, p.25, 3
Carroll E. A., The Drawings of Rosso Fiorentino, New York and London, 1976
Carroll E.A., Rosso Fiorentino: Drawings, Prints, and Decorative Arts, Washington D.C., 1987
Jenkins C., "The chiaroscuro woodcuts of the master ND at Fontainebleau", Print Quarterly, 2013, 131-143, pp.131-143
Marinovic A., Die Clair-obscur-Holzschnitte des Monogrammisten NDB. Ein Bologneser Formschneider in Fontainebleau?, Vienna, 2015
Jenkins C., Prints at the court of Fontainebleau, c. 1542-47, Ouderkerk aan den IJssel, 2017, vol. III, pp. 298-300
Marinovic A., "Le xilografie a chiaroscuro del Monogrammista NDB", Arte e Umanesimo a Bologna: materiali e prospettive, Bologna, 2019, pp. 122-140

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Battagliotti L., 2022
Battagliotti L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1107.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/54249/stampa-54249.html, ISBN 978-88-96445-24-2

AGGIORNAMENTO

Battagliotti L., 2024
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