Chiaroscuro a tre legni, nero e due tonalità di marrone.
L’uomo barbuto e vestito all’antica, protagonista del presente chiaroscuro attribuito al Monogrammista ND B (Karpinski 1976; per le notizie sull’intagliatore si veda ALU.1103.1), è stato identificato da Bartsch come un filosofo (Bartsch 1811).
La tradizionale attribuzione dell’invenzione a Domenico Beccafumi (Bartsch 1811) è attualmente rifiutata dalla critica: Dominique Cordellier, sulla base delle analogie riscontrate con le acqueforti di Geoffroy Dumonstier, disegnatore e incisore attivo a Fontainebleau, ha proposto quest’ultimo come possibile autore del modello del chiaroscuro (Cordellier 2012, p. 101; Jenkins 2017; Marinovic 2015, p. 145). Inoltre, anche la filigrana registrata su alcuni esemplari – uno scudo coronato contenente un giglio (Briquet, 1777 e 1779) – sembra confermare che la produzione di questo chiaroscuro avvenne in ambito bellifontano (Jenkins 2013, p.135).
Altri esemplari
Vienna, Albertina, DG2002/396 https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/396]&showtype=record
Parigi, Bibliothèque nationale de France, Réserve EA-26 Boîte FOL, due impressioni
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