NOTIZIE STORICO-CRITICHE
Chiaroscuro a tre legni, due tonalità di marrone. In basso a sinistra, in prossimità delle ginocchia di Abele, è presente il monogramma “CV”.
Il chiaroscuro raffigura in controparte il riquadro del pavimento del Duomo di Siena con Abele inginocchiato davanti all'ara sacrificale, disegnato da Domenico Beccafumi e databile, grazie a una ricevuta di pagamento, intorno al 1544 (Collareta 1990).
Bartsch, seguito da Brulliot e da Zanetti, scioglie il monogramma CV in “VGO CARPIENSIS” e, poiché «très médiocrement gravé», ascrive il chiaroscuro alla prima produzione del maestro carpigiano (Bartsch 1811; Brulliot 1832; Zanetti 1837). Tale ipotesi è giustamente rifiutata sia da Nagler (Nagler 1858), il quale considera il chiaroscuro un'opera tarda di un anonimo imitatore di Ugo da Carpi, che da Passavant (Passavant 1860), ed è messa in dubbio da Servolini (Servolini 1977). L'attribuzione ad Andrea Andreani avanzata da diversi autori (Gori Gandellini 1809; Zani 1819; Arco 1840; Kolloff 1872) è forse da mettere in dubbio, vista la notevole differenza tecnica e qualitativa tra l'Abele e le altre derivazioni dal pavimento del Duomo di Siena incise da Andreani (B XII.21.1; XII.22.4), nonché la presenza del monogramma “CV”. L'attribuzione all'incisore mantovano, infatti, è una questione sulla quale i recenti studi dedicati al chiaroscuro sembrano non essere concordi, talvolta includendo l'Abele nel corpus dell'artista (Gnann 2013), talvolta escludendolo (Gabbarelli 2018).
In relazione al chiaroscuro si conserva un disegno in controparte – quindi nello stesso verso dello scomparto del pavimento –, ritenuto da Brandi una copia da un'originale di Beccafumi e modello per la stampa (Brandi 1934, fig.19).
Esemplari dal solo legno chiave
Vienna, Albertina
DG2002/381
https://sammlungenonline.albertina.at/?query=search=/record/objectnumbersearch=[DG2002/381]&showtype=record
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Vienna, Albertina ©
BIBLIOGRAFIA
Gori Gandellini G.,
Notizie degli intagliatori con osservazioni critiche raccolte da varj scrittori ed aggiunte a Giovanni Gori Gandellini dal padre maestro Luigi de Angelis, Siena, 1808-1816, v. V, p.164
Arco C.,
Di cinque valenti incisori mantovani del secolo XVI e delle stampe da loro operate, Mantova, 1840, p.123
Kolloff E., "Andrea Andreani",
Allgemeines Kűnstler-Lexiikon, 1872, p. 716
Brandi C., "Disegni inediti di Domenico Beccafumi",
Bollettino d'arte, Roma, 1934, p.364
Collareta M., ""Pittura commessa di bianco e nero". Domenico Beccafumi nel pavimento del Duomo di Siena",
Domenico Beccafumi e il suo tempo, Milano, 1990, p. 657
Gnann A.,
In Farbe! Clair-obscur-Holzschnitte der Renaissance - Meisterwerke aus der Sammlung Georg Baselitz und der Albertina in Wien, Monaco, 2013, p.408
Gabbarelli J., "Eve",
The Chiaroscuro Woodcut in Renaissance Italy, 2018, 102, p.236