Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: The Entombment of Christ
titolo: Deposizione di Cristo nel sepolcro

LOCALIZZAZIONE

Amburgo, Kunsthalle, Kupferstichkabinett
inv. 1360

PROVENIENZA

DATAZIONE

XVI, terzo quarto
1550 ca. - 1560 ca.

AUTORE

DATI TECNICI

xilografia; mm 303 x 223
materia del supporto: carta
filigrana: da rilevare

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Il soggetto, tratto da Parmigianino (ad esempio B XVI.8.5), viene affrontato dallo Schiavone in numerose acqueforti (B XVI.49.17;B XVI.50.18; B XVI.50.19). 



La produzione xilografica di Meldolla comprende, oltre alla xilografia qui catalogata, altre  quattro stampe: il Matrimonio mistico di santa Caterina (ALU.1127.1), il Cristo incoronato di spine (ALU.1132.1), una versione del Cristo incoronato di spine in controparte, siglata AM (ALU.1128.1) e il Giudizio Finale (ALU.1136.1)



Fu Richardson il primo ad ascrivere il Matrimonio mistico (ALU.1127.1), il Cristo incoronato di spine con monogramma AM (ALU.1128.1) e la Deposizione (ALU.1129.1, qui schedata) alla produzione di Schiavone, prospettando la possibilità che l’artista potesse aver inciso in prima persona le proprie invenzioni in una fase piuttosto avanzata della sua carriera. Tuttavia lo studioso notava per il Matrimonio mistico un intaglio più crudo e tecnicamente inferiore rispetto alle altre due stampe, che imputava a una non completa padronanza del mezzo xilografico da parte di Meldolla (Richardson 1971, pp.184-190). Le stesse differenze venivano notate da Muraro e Rosand ma interpretate in modo diverso: contrapponendo il «modellato regolare, alquanto meccanico» del Cristo con monogramma AM e della Deposizione alla libertà espressiva del Matrimonio mistico, gli studiosi consideravano quest’ultima stampa «il culmine della sua breve carriera di silografo, o più facilmente, la sola intagliata dal maestro con le sue stesse mani» (Muraro, Rosand 1976, pp.149-150). 



L’attribuzione dell'intaglio del Cristo senza monogramma (ALU.1132.1) a Schiavone è stata proposta da Karpinski e accettata da Landau e, più recentemente, da Callegari (Karpinski 1976, pp.272-273; Landau 1983, p. 344; Callegari 2005 e 2015). Attualmente la critica è concorde nel ritenere questa stampa e il Matrimonio mistico (ALU.1127.1) le uniche xilografie su fogli sciolti incise direttamente dall'artista. La Deposizione (ALU.1129.1, qui schedata) e il Cristo siglato “AM” (ALU.1128.1), pur derivando da invenzioni schiavonesche, sono da ritenersi opere di un'altra mano, forse – come sostiene David Landau – quella di un incisore di professione (Landau 1983, p.344-345). È probabile che la produzione di queste due stampe, coerenti non solo nelle dimensioni, ma anche da un punto di vista stilistico e iconografico – significativa in tale senso è la centralità della corona di spine in entrambe le immagini –, sia avvenuta nello stesso momento (Muraro Rosand 1976, p.149).



Per quanto riguarda il Giudizio Finale (ALU.1136.1), se da un lato il disegno può essere ricondotto con una certa sicurezza a Meldolla (Koshikawa 2019, pp. 216-219), dall’altro la questione relativa all’intaglio rimane ancora aperta.



Le xilografie dello Schiavone sono generalmente datate al sesto decennio del XVI secolo, nella piena maturità dell’artista. Callegari ha proposto per il Matrimonio mistico e l’Incoronazione di spine di Berlino una datazione prossima al 1550, periodo in cui Schiavone stava lavorando alle tavole delle Sorti di Marcolini, datazione che sembrerebbe confermata anche dalla vicinanza stilistica tra il santo portacroce della xilografia e le seconda serie degli Apostoli, incisa dall’artista intorno al 1549-1550 (Callegari 2015).



Altri esemplari della Deposizione di Cristo nel sepolcro:



Boston, Museum of Fine Arts, inv. 1975.418



Brema, Kunsthalle, 33175



Budapest, Museum of Fine Arts, 6177 https://www.mfab.hu/artworks/169530/;         



6178  https://www.mfab.hu/artworks/169531/  



Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo https://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/schede/D0080-00002/



Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Stampe v.49, n.18



Cambridge, Harvard Art Museum/Fogg Museum, M20442 https://hvrd.art/o/262268



Cleveland, Museum of Art, 1973.130 https://www.clevelandart.org/art/1973.130



Copenhagen, Statens Museum for Kunst, KKsgb43594



Londra, British Museum, ALU.1129.2  e 1860,0414.130 https://www.britishmuseum.org/collection/object/P_1860-0414-130



Washington DC, Library of Congress, FP - XVI - Schiavone (A.), no.16 https://lccn.loc.gov/2008678761


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
autore: Silvia Urbini
ente proprietario: Amburgo, Kunsthalle ©

REPERTORI

Passavant J.D., Le peintre-graveur: contenant l'Histoire de la gravure sur bois, sur métal et au burin jusque vers la fin du XVI siècle [...], Paris, 1860-1864 
http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/passavant1860ga
Zani P., Enciclopedia metodica critico ragionata delle Belle Arti, Parma, 1817-1824, seconda parte, v. VIII, p.255, n.3

BIBLIOGRAFIA

Richardson, F.L., Andrea Schiavone, 1971, pp.188-189, n.131
Muraro M./ Rosand D., Tiziano e la silografia veneziana del Cinquecento, Vicenza, 1976, pp.149, n. 100
Richardson, F.L., Andrea Schiavone, 1980, pp.107-108, n.131
Landau D., "Printmaking in Venice and the Veneto", The Genius of Venice, 1500-1600, London, 1983, pp.344-345
Callegari C., "Per Pietro Aretino inconografo e Andrea Schiavone silografo", Gli affanni del collezionista. Studi di storia dell'arte in memoria di Feliciano Benvenuti, Padova, 2005, 95-132, p.132
Callegari C., "Disegni stampati" a Venezia nel Cinquecento. Cronologia, bibliografia, glossario, Venezia, 2005, pp. 74-75
Di Gioia F., Andrea Meldola fecit: le stampe di Andrea Schiavone nelle collezioni romane, Roma, 2015, pp. 57-58, n.17

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Piazzi M.L. Battagliotti L., 2018 2023
Piazzi M.L. Battagliotti L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1129.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/55271/stampa-55271.html, ISBN 978-88-96445-24-2

AGGIORNAMENTO

Battagliotti L., 2025
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