La xilografia, di cui si conosce solo l’esemplare qui catalogato, raffigura una teoria di personaggi di varia estrazione sociale – un borghese, un astrologo, un giudice, un abate e un cavaliere - accompagnati da scheletri. Completano la raffigurazione nella parte alta del foglio le iscrizioni entro cartigli con le quali i morti apostrofano i vivi, ricordandogli la caducità della loro vita terrena. Partendo da sinistra si leggono le seguenti iscrizioni:
«Tu cittadin che cerchi haver honore/ Hor mi sei servo et io tuo signore:»
«Tua astrologia non val segni o caratti/ Che meco ti convien far altri patti:»
«O iudice che altrui sempre hai iudicato/ Te hor iudico e da me sei condanato»
«E tu abbate ministro del tuo clero/ Afferma il passo: che questo è il sentiero»
«Tu cavalier hormai raffrena il corso/ Che gionta son col vellenoso morso:»
Il tema iconografico della danza macabra ha origine nel tardo medioevo e trova ampia diffusione in molti Paesi europei. In Italia si conservano esempi di questa iconografia negli affreschi dell’Oratorio dei Disciplinati a Clusone (1485), della chiesa di Santo Stefano a Carisolo (1519) e della chiesa di San Vigilio a Pinzolo (1539-1548). La diffusione di xilografie raffiguranti questo tema è testimoniata anche da ALU.0089.
In basso al centro è impressa la lettera B: secondo Schreiber tale lettera permette di identificare la xilografia come il secondo frammento di una stampa composta da più fogli; è probabile infatti che il corteo comprendesse anche altre categorie sociali, come dimostrano gli affreschi sopra citati. Lo stesso studioso data la stampa all'ultimo quarto del XV secolo (Schreiber 1892).