OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo parallelo: The Finding of Jesus in the Temple
titolo: Ritrovamento di Gesù nel Tempio

LOCALIZZAZIONE

Brema, Kunsthalle, Kupferstichkabinett
inv. 33058

PROVENIENZA

DATAZIONE

XVI, secondo quarto

AUTORE

ambito culturale: ambito emiliano (incisore/ inventore)

DATI TECNICI

xilografia; mm 398 x 532
materia del supporto: carta
filigrana: non rilevabile (incollata)

STATO DI CONSERVAZIONE

buono
indicazioni specifiche: segni diffusi di tarlature e fratture del blocco, molti reintegrati a penna e inchiostro

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI











STEMMI, MARCHI

tipologia: monogramma, dell'autore
posizione: nella colonna di sinistra
descrizione: ZB

vedi scheda stemma

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La xilografia raffigura l’episodio del ritrovamento di Gesù al Tempio di Gerusalemme, narrato nel Vangelo di Luca (2,41-50). Secondo il racconto evangelico, Giuseppe e Maria si recano a Gerusalemme con il figlio dodicenne per festeggiare la Pasqua ebraica, ma nel giorno del ritorno quest’ultimo si reca al Tempio all’insaputa dei genitori. La stampa raffigura il momento in cui, dopo tre giorni, Giuseppe e Maria – a sinistra – ritrovano Gesù, seduto su un trono posto su tre gradoni al centro della scena, mentre discute con i dottori della Legge. Lungo il margine superiore corre un cartiglio, probabilmente destinato ad ospitare un’iscrizione; in basso a sinistra, nella colonna, vi è il monogramma ZB, sconosciuto ai repertori.



La Biblioteca Palatina di Parma conserva un esemplare stampato dalla stessa matrice ritagliata sui quattro margini (mm 325x478) e parzialmente rilavorata (ALU.1187.2): in questa versione rimangono tagliati fuori dalla scena il cartiglio, le due colonne laterali e, di conseguenza, il monogramma. La parte inferiore dell’immagine si interrompe in corrispondenza della seconda linea del pavimento e, a colmare lo spazio tra questa e il margine, viene inserita una fascia a righe orizzontali. Il fatto che si tratti di un’impressione dalla stessa matrice da cui è stato ottenuto l’esemplare oggetto della presente scheda è dimostrato dalla ricorrenza dei medesimi segni di tarlature e fratture del blocco: si veda ad esempio la zona del capo della Vergine e la colonna retrostante; il braccio destro del dottore della Legge in primo piano sulla sinistra (reintegrato a penna e inchiostro nell’esemplare di Parma); l’evidente segno in corrispondenza delle gambe del dottore che gli siede di fianco; il segno in corrispondenza del gradone più basso, ecc. L’esemplare di Parma, inoltre, mostra alcuni segni di usura non ancora visibili su quello di Brema (ad esempio il segno verticale, reintegrato a penna e inchiostro, che lambisce il capo e la schiena del dottore in primo piano sulla destra).



L’unico a menzionare la xilografia è Zani, che sembra però essere a conoscenza della versione ritagliata, dal momento che nella sua descrizione non menziona il monogramma e il cartiglio. L’abate, oltre a definire la stampa “molto bella” e “rarissima”, sostiene che “l’invenzione sembra del Tiziano, e l’intaglio ha di quello che osservasi nelle stampe del Denanto” (Zani, parte seconda, VI, p.106, III).



Stilisticamente la stampa è ascrivibile all’ambito emiliano  del terzo e quarto decennio del Cinquecento. La mano dell’intagliatore è riconoscibile in un’altra xilografia anonima raffigurante il Compianto sul Cristo morto (ALU.1150). Le dimensioni analoghe con la xilografia qui catalogata, l'affinità stilistica e quella tematica permettono di avanzare l’ipotesi che le due stampe facessero parte dello stesso ciclo. 





 





 



 


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: fotografia digitale
ente proprietario: Brema, Kunsthalle ©

REPERTORI

Zani P., Enciclopedia metodica critico ragionata delle Belle Arti, Parma, 1817-1824

BIBLIOGRAFIA

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Battagliotti L., 2024
Battagliotti L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.1187.1, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/57664/stampa-57664.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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