Istituto di Storia dell'Arte / Atlante delle Xilografie italiane del Rinascimento

OGGETTO

definizione: stampa

SOGGETTO

titolo: Il giudizio di Paride - La sconfitta di Decio

LOCALIZZAZIONE

inv. ubicazione sconosciuta

PROVENIENZA

DATAZIONE

XVI, primo quarto
1516 post

AUTORE

  • Anonimo (incisore, inventore)
ambito culturale: ambito veneziano (incisore)
ambito veneziano (inventore)

DATI TECNICI

xilografia; mm; mm
materia del supporto: carta

STATO DI CONSERVAZIONE

buono

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE

RESTAURI

ISCRIZIONI

tipologia: didascalica
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: capitale
posizione: nel tondo destro
trascrizione: UN BEL MORIR TUTA LA VITA HONORA

tipologia: didascalica
lingua: volgare
tecnica di scrittura: a stampa
tipo di caratteri: capitale
posizione: nel tondo sinistro
trascrizione: VN BEL VOLTO PIV PO CHA ROBA O SENO









STEMMI, MARCHI

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

La presete xilografia, di ubicazione attualmente ignota e conosciuta in un unico esemplare, è menzionata da Essling che la colloca nel Gabinetto delle stampe della Biblioteca Imperiale di Vienna. 



In una cornice decorata con motivi fitomorfi e putti, vi sono due tondi istoriati: a sinistra è raffigurato il giudizio di Paride, a destra il momento che precede la morte dell'imperatore romano Decio. Le due scene fanno parte di un ciclo di quindici tondi raffiguranti soggetti mitologici e biblici accompagnati da motti edificanti, conservato presso i Musei Civici di Pavia (ALU.0702- ALU.0716.1). Una xilografia, ALU.0712, ci fornisce le coordinate spazio temporali per l’esecuzione. Celebra infatti l’alleanza fra il Re di Francia Francesco I e il Doge Leonardo Loredan del 1513-16, ovvero la quarta fase della guerra della Lega di Cambrai. Gli autori della serie, inventore e xilografo, sono quindi veneziani, e attivi anche nel settore dell’illustrazione libraria. Il loro stile ricorre infatti in varie illustrazioni del primo ventennio del Cinquecento: la xilografia con Decio, in particolare, viene utilizzata come illustrazione del Libro della Regina Ancroia, stampato a Venezia da Francesco Bindoni e Matteo Pasini nel 1528.



La xilografia qui schedata è ottenuta da tre matrici diverse: una per la cornice - che ricorda le cornici utilizzate nell'illustrazione libraria veneziana di inizio Cinquecento (ad esempio il Legendario de Sancti stampato a Venezia nel 1518 dai fratelli Dal Gesù) - e due per i tondi. Rispetto ai corrispettivi esemplari pavesi (ALU.0705.1; ALU.0716.1), questi due tondi sono ottenuti da matrici in un più avanzato stato di deterioramento (si veda ad esempio la perdita di definizione nei tratteggi del volto di Decio, oppure i piccoli segni di tarli nell'ombreggiatura del petto del cavallo e nel polpaccio della dea vista di spalle). La cornice era destinata a contenere altre illustrazioni: il tondo di sinistra deborda oltre il margine della cornice, quello di destra sembra invece essere tagliato in corrispondenza del margine. Tuttavia, dalla riproduzione nell'opera di Essling non è possibile verificare se sia il foglio a essere stato ritagliato oppure se la matrice dell’illustrazione con Decio sia stata rimaneggiata per rientrare nella cornice.



 


DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

tipologia: scansione da libro

REPERTORI

BIBLIOGRAFIA

Malaspina di Sannazzaro L., Catalogo di una Raccolta di Stampe Antiche, Milano, 1824, II,
Essling V., Massena, Prince d', Les livres a figures venitiens de la fin du XVe siecle et du commencement du XVIe, Firenze-Paris, 1907-1914, II, pp. 203-204

MOSTRE/ESPOSIZIONI

AUTORE DELLA SCHEDA

Aldovini L., 2024
Aldovini L., Atlante delle xilografie italiane del Rinascimento, ALU.0717, https://archivi.cini.it/storiaarte/detail/58395/stampa-58395.html, ISBN 978-88-96445-24-2
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