La xilografia oggetto di questa scheda è a noi nota anche in un altro esemplare conservato al Rijksmuseum (RP-P-2017-2855-3 http://hdl.handle.net/10934/RM0001.COLLECT.665518). Sembra essere sconosciuta ai repertori.
Raffigura due divinità nude abbracciate mentre, a sinistra e a destra, un satiro e Amore alato reggono due torce accese per illuminare la notte degli amanti.
Pensiamo che si tratti della tiratura del solo legno guida del chiaroscuro. La xilografia infatti presenta molti spazi vuoti all’interno delle figure: si tratta dello spazio lasciato per le lumeggiature bianche che si ottenevano con l’impressione del secondo legno.
Questa invenzione figurativa sembra essere legata a Giulio Romano, sebbene non possiamo collegarla a una sua opera specifica, come nel caso di alcuni chiaroscuri derivati da disegni preparatori per suoi affreschi (ALU.1058.1, ALU.1060, ALU.1059, ALU.1061.1)
Il gruppo di figure ricorda comunque il riquadro nella parete nord della stanza di Amore e Psiche a di Palazzo Te con Bacco, Arianna un satiro e un amorino.
Abbiamo ipotizzato che quel gruppo di chiaroscuri da disegni per suoi affreschi sia da attribuire al Monogrammista yhs con la croce, che si firma in altri chiaroscuri che rielaborano brani dagli affreschi nelle Stanze Vaticane di Raffaello e della sua bottega (ALU.1055.1, ALU.1057.1, ALU.1236, ALU.1056.1).
Anche questa xilografia con i due dei amanti dovrebbe far parte del catalogo di questo xilografo.